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Sahara Occidentale, accuse saharawi all’Onu: sostengono potenza occupante

Il Gruppo di Appoggio di New York per l’indipendenza delSahara Occidentale (più di 300 organizzazioni membri da tutto il mondo) denuncia l’inazione delle Nazioni Uniteriguardo alla situazione del Territorio Non Autonomo delSahara Occidentale, sotto occupazione.

La politicizzazione del processo di decolonizzazione delSahara Occidentale e la politica del “business as usualperseguita dalla IV Commissione dell’Assemblea Generaledelle Nazioni Unite e dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non portano ad altro che a perpetuare e rafforzare l’occupazione militare illegale e l’annessione delTerritorio da parte del Regno del Marocco.

Il Gruppo di Appoggio di New York per l’indipendenza delSahara Occidentale osserva che il Segretario generale (SG-ONU), supremo custode dei valori fondamentalidell’organizzazione, si limita ad un ruolo di spettatoresenza preoccuparsi di qualificare i fatti riportati in relazione ai Principi e allo Spirito della Carta delle NazioniUnite e ai Principi di diritto internazionale relativi ai Territori Non Autonomi.

Al paragrafo 6 del suo rapporto all’Assemblea generale(A/77/506), il SG-ONU menziona che la MINURSO ha riferito di attacchi con i droni da parte dell’Esercito realeMarocchino all’est del Berm, confermando che ci sono state vittime e che la MINURSO ha osservato tracce di resti umani. Il Segretario generale delle Nazioni Unite non ha ritenuto necessario chiarire che tali attacchi possonocostituire crimini di guerra quando vengono presi di mira dei civili.

Al paragrafo 7, il SG-ONU afferma che l’8 settembre 2021 si sono svolte le elezioni legislative, regionali e comunalinella parte del Sahara occidentale controllata dal Marocco. Purtroppo, non ha sottolineato che queste elezioni sono illegali e devono essere considerate come uno strumentodell’annessione illegale del territorio da parte del Regnodel Marocco.

Al paragrafo 8, riferendosi all’inaugurazione di alcuniConsolati Generali”, il Segretario Generale delle NazioniUnite riporta i commenti fatti dal Frente POLISARIO, ma si astiene dal qualificare queste iniziative come illegali ai sensi del diritto internazionale.

Al paragrafo 9, il SG-ONU fa riferimento ad una letteraindirizzata al Re Mohammed VI del Marocco il 14 marzo2022 dal Primo Ministro spagnolo, nella qualequest’ultimo assume una posizione incompatibile con il ruolo che il Regno di Spagna dovrebbe assumere come Potenza amministratrice de jure del Territorio Non Autonomo del Sahara Occidentale. Purtroppo, il SegretarioGenerale delle Nazioni Unite non menziona che l’opinioneespressa dal Primo Ministro SánchezCastejón non è giuridicamente rilevante per l’applicazione dellaDichiarazione sulla concessione dell’indipendenza ai Paesie ai popoli coloniali (punto 55 dell’ordine del giorno in cuiviene presentato il rapporto).

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Nell’affrontare i recenti sviluppi e le attività politiche nel suorapporto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite(S/2022/733), il Segretario Generale delle Nazioni Unite elencauna serie di eventi e dichiarazioni con un approccio che equiparala Potenza occupante e il rappresentante del popolo che vive sottooccupazione.

Nell’affrontare le attività umanitarie e le questioni relative ai diritti umani, il SG delle Nazioni Unite continua a trascurare tutte le violazioni del diritto umanitario internazionale legateall’occupazione militare illegale e all’annessione del TerritorioNon Autonomo del Sahara Occidentale da parte del Regno delMarocco (vedi allegato).

Al paragrafo 81 del rapporto, il SG-ONU fa riferimento ad un rapporto presentato dall’Istituzione nazionale marocchina per i diritti umani che agisce illegalmente, al di fuori del suo mandatogeografico (il Regno del Marocco), sotto l’autorità della potenzaoccupante.

Al paragrafo 82 del rapporto, il SG-ONU fa riferimento aD un rapporto del Marocco sulla cooperazione con i meccanismi delle Nazioni Unite per i diritti umani, senza menzionare che nessunodi essi ha potuto visitare il territorio occupato, al pari dell’Ufficiodell’Alto Commissario per i diritti umani, che non ha potutovisitare il Sahara occidentale per il settimo anno consecutivo (cfr. paragrafo 77 del rapporto).

Soprattutto, in tutti i suoi rapporti, il SG-ONU continua ad esserespettatore dell’occupazione militare illegale e all’annessione delTerritorio Non Autonomo del Sahara Occidentale, ignorando il fatto che il Sahara Occidentale è l’unico Territorio Non Autonomo che non dispone di un Potere amministratrice operantee che, pertanto, la responsabilità primaria per portare a termine ilprocesso di decolonizzazione del Sahara Occidentale incombealle Nazioni Unite stesse, che dovrebbero garantire che tale processo si svolga in conformità con i principi della Carta delle Nazioni Unite, le risoluzioni pertinenti delle Nazioni Unite e il diritto internazionale relativo ai territori non autonomi.

Il ruolo passivo costantemente adottato da Guterres, anche durante il periodo di 30 mesi (da maggio 2019 a ottobre 2021) in cui non c’è stato un Inviato Personale per il Sahara Occidentale, non alcun sostegno concreto a De Mistura e permette ai membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle NazioniUnite (Stati Uniti, Francia e Regno Unito) di ritardarecostantemente l’adempimento del mandato principale dellaMINURSO, l’organizzazione di un referendum libero e democratico ; sostenendo così la continua occupazione illegale e l’annessione di gran parte del Sahara occidentale da parte delRegno del Marocco.

Il Gruppo di Appoggio di New York per l’indipendenza delSahara occidentale invita nuovamente tutti gli Stati a congelaretutte le forniture di materiale bellico al Regno del Marocco finoa quando non si sarà svolto un referendum libero e democratico per l’autodeterminazione del popolo saharawi nelSahara occidentale sotto gli auspici delle Nazioni Unite.

Il Gruppo di Appoggio di New York per l’indipendenza delSahara occidentale chiede al Segretario generale delle NazioniUnite di impegnare le Nazioni Unite ad assumersi la responsabilità primaria per la protezione del popolo saharawiche vive sotto occupazione e per finalizzare il processo di decolonizzazione del Territorio non autonomo del Sahara occidentale, ciò che contribuirà a rafforzare la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile nella regione del Maghreb.

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