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RDCongo, scandalo finanziario per la compagnia mineraria Gécamines

Nei giorni scorsi l’Ispettorato Generale delle Finanze della Repubblica Democratica del Congo ha denunciato un’appropriazione indebita finanziaria da parte dei dirigenti della importante compagnia mineraria Gécamines: secondo le accuse, il presidente del consiglio d’amministrazione della società, Guy Robert Lukama, e diversi altri dirigenti avrebbero sottratto una somma di 10 milioni di dollari.

Nel complesso, sarebbero coinvolte almeno una ventina di persone, accusate di essersi concessi enormi benefici finanziari, in un momento in cui Gécamines si trova ad affrontare profonde difficoltà economiche. Le indagini risalgono al settembre scorso, quando la Simco (Société Immobilière du Congo) e altre filiali di Gécamines sono state messe sotto controllo dall’ispettorato generale delle finanze, facendo emergere così il prelevamento – direttamente alla fonte – di fondi che invece avrebbero dovuto essere impiegati per la sua gestione ordinaria della società.

Gécamines ha sede nella provincia del Katanga, situata nella parte meridionale del Congo, una delle zone più prospere del Paese, ricca di giacimenti minerari. Proprio qui, dunque, si sono avute le principali manifestazioni di protesta da parte dei lavoratori della compagnia, come a Lubumbashi, Likasi e Kolwezi.

La richiesta dei manifestanti è che i tribunali vadano fino in fondo nella questione, incriminando i responsabili dell’appropriazione indebita. A questo proposito, si sono fatti sentire anche i deputati nazionali del Katanga, i quali hanno diffuso una lettera aperta in cui chiedono misure cautelari contro gli amministratori di Gécamines, compresi il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Guy Robert, e l’Amministratore delegato, Leon Mwine, “per ragioni di equità e giustizia”:

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