Dalla Repubblica democratica del Congo all’Ucraina, dal Messico alla Colombia. Al Festival Internazionale di Giornalismo…
RDCongo, preoccupazione dell’ONU e degli USA nell’ultimo weekend pre-elezioni
Stasera a mezzanotte si chiude la campagna elettorale congolese, dopodiché, superata la giornata di riflessione del 19 dicembre, mercoledì 20 si terranno le tanto attese elezioni presidenziali, politiche e locali. In attesa dei comizi finali dei candidati alla carica di Capo di Stato, due sono le notizie principali del fine settimana: la preoccupazioni sulla sicurezza espresse da Bintou Keita, cioè la direttrice della MONUSCO, la missione di pace dell’ONU nell’est congolese, e una nuova alleanza politica che si oppone all’attuale governo centrale, annunciata da Corneille Nangaa, l’ex presidente della CENI, la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente.
Bintou Keita ha offerto supporto logistico alla CENI per la distribuzione del materiale elettorale nelle province orientali del Paese, nonostante la MONUSCO sia in procinto di lasciare il territorio congolese dopo oltre 20 anni di attività. Nell’Ituri, nel Nord e nel Sud Kivu sono state trasportate oltre 50 tonnellate di materiale elettorale in varie località, ma restano alte le perplessità sulla capillarità del voto, dal momento che non ovunque sono state pubblicate le liste elettorali e non tutti gli elettori riescono ad ottenere i duplicati delle proprie tessere elettorali. Keita, tuttavia, ha espresso anche altre preoccupazioni relative agli scontri violenti verificatisi in alcuni comizi nelle settimane scorse e a proposito della proliferazione della disinformazione e dell’incitamento all’odio, online e offline. Ieri pomeriggio, infine, ha twittato una ulteriore preoccupazione per “l’escalation di violenza, gli atti di vandalismo e la distruzione del materiale elettorale“. L’alta rappresentante dell’ONU ha aggiunto, inoltre, che “sono state registrate gravi violazioni e abusi dei diritti umani“, per cui ha invitato “i candidati e i loro attivisti a dar prova di moderazione e ad astenersi dal ricorso alla violenza“.
Je suis avec préoccupation l’escalade de la violence, les actes de vandalisme et de destruction de matériel de campagne ainsi que les discours de haine qui émaillent la campagne électorale. De graves violations et atteintes aux droits de l’homme ont été enregistrées.
— Bintou Keita (@UN_BintouKeita) December 17, 2023
A Nairobi, capitale del Kenya, invece, Corneille Nangaa, l’ex presidente della Commissione Elettorale Nazionale Indipendente (CENI) della RDCongo e attuale leader del partito “Azione per la Dignità del Congo e del suo popolo” (ADCP), ha lanciato ufficialmente una nuova coalizione denominata “Alleanza del Fiume Congo”. Con una conferenza stampa, Nangaa ha spiegato che si tratta di una alleanza anti-Félix Tshisekedi che riunisce diversi partiti e gruppi, compreso il gruppo ribelle armato M23.
L’ancien Président de la CENI, @CNangaa lance « l’alliance du fleuve Congo, pour la stabilité et l’unité de la République Démocratique du Congo » pic.twitter.com/6nHAHggrcr
— A. MAKOBA Yasser (@Makoba_Y) December 15, 2023
L’annuncio di questa coalizione ha suscitato reazioni immediate, in particolare da parte dell’ambasciata degli Stati Uniti a Kinshasa. Lucy Tamlyn, l’attuale ambasciatrice statunitense, ha espresso “profonda preoccupazione” contro questa iniziativa, sottolineando che Corneille Nangaa e Michel Rukunda, membri della “Alliance du Fleuve Congo” e dell’M23, erano stati precedentemente sanzionati dagli Stati Uniti: “Le minacce dell’AFC rappresentano un affronto al popolo congolese, che si prepara a esercitare pacificamente i propri diritti civili e politici sanciti dalla costituzione congolese. Chiediamo a tutti gli attori sinceramente interessati a porre fine al conflitto nella parte orientale della RDC di rispettare le iniziative di pace regionali guidate dall’Africa, compresi i processi di Luanda e Nairobi“.
L'ambassade des États-Unis à Kinshasa exprime sa profonde préoccupation face à l'annonce faite le 15 décembre par l'Alliance du Fleuve Congo, un groupe qui comprend Corneille Nangaa et Michel Rukunda—individus sanctionnés par les États-Unis—et le M23, sanctionné pareillement par…
— Ambassadeur Lucy Tamlyn (@USAmbDRC) December 16, 2023
L’annuncio di Nangaa arriva mentre gli Stati Uniti hanno recentemente negoziato e ottenuto un nuovo cessate il fuoco nelle aree sotto occupazione dell’M23, in vigore dal 14 al 28 dicembre, che dovrebbe seguire un precedente cessate il fuoco, durato 72 ore, avvenuto la settimana scorsa e considerato un successo dagli USA.
Intanto il governo di Kinshasa ha chiesto al Kenya di arrestare Nangaa per aver creato a Nairobi un “movimento insurrezionale”, ma il presidente keniano William Ruto ha respinto tale richiesta di arrestare gli oppositori: “Non arrestiamo una persona a causa di una dichiarazione. Qui arrestiamo i criminali”.
Affaire Corneille Nangaa : «Nous n’arrêtons pas une personne à cause d’une déclaration. Ici nous arrêtons des criminels» (President Kényan William Ruto) https://t.co/m1EtPKsIt7
— INFOSDIRECT (@InfosdirectC) December 17, 2023