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RDCongo, la visita di stato di Tshisekedi in Cina

Avvenuta in risposta dell’invito del leader cinese Xi Jinping, è terminata oggi la prima visita di Stato del presidente congolese Félix Tshisekedi nel grande Paese asiatico. Arrivato a Pechino nella sera di mercoledì 24 maggio, il Capo di Stato africano ha incontrato tante autorità della politica e dell’economia cinesi, nonché la comunità congolese là emigrata, e poi si è spostato con la sua delegazione a Shenzhen, Shanghai e Hong Kong.

Un viaggio ricco e intenso, con colloqui centrati innanzitutto sulle relazioni bilaterali tra RDCongo e Cina, riguardanti essenzialmente la politica, la tecnologia, la difesa, l’economia e il commercio.

Il momento principale è stato il 26 maggio, quando i due presidenti si sono incontrati presso la Grande Sala del Popolo a Pechino, con una festosa e sfarzosa cerimonia di benvenuto in cui Tshisekedi ha ricevuto gli onori della guardia presidenziale e i saluti dei bambini che sventolavano mazzi di fiori. Sul piano politico, la discussione ha riguardato il riequilibrio del partenariato economico tra RDCongo e Cina (il cosiddetto “contratto del secolo”), risalente al 2008, quando a Kinshasa fu firmato un accordo con un gruppo di società cinesi in cui si prevedeva lo sfruttamento delle risorse naturali congolesi a fronte della costruzione di infrastrutture. Come ha rilevato l’Ispettorato Generale delle Finanze, quell’accordo non è stato pienamente rispettato, a spese del Congo, per cui in questa nuova occasione Tshisekedi e Xi si sono accordati per riequilibrare la cooperazione tra i loro Paesi e, al contempo, rafforzarla e rilanciarla. In particolare, nel comunicato congiunto finale i due leader hanno sottolineato che “le relazioni sino-congolesi sono state elevate al livello di una cooperazione globale e di un partenariato strategico, al fine di riaffermare la rispettiva fiducia politica e di approfondire e di allargare la cooperazione in vari settori”:

Il governo congolese ha esplicitamente lavorato a realizzare una collaborazione “win-win”, dal momento che la Cina è la principale destinazione dei prodotti minerari congolesi, compreso il cobalto. Il Congo-Kinshasa è il primo produttore mondiale di questo minerale, particolarmente importante nella transizione energetica. Ma particolarmente importante tra i due Paesi sono anche la comunicazione e la tecnologia digitale, infatti Tshisekedi ha incontrato anche alcuni con colossi cinesi dell’economia, come ad esempio Huawei:

A Shenzen, il Presidente congolese ha incontrato Liang Hua, Presidente del Consiglio di amministrazione di Huawei, con il quale ha discusso della promozione delle TIC (tecnologie dell’informazione e della comunicazione), dalla trasformazione digitale delle industrie, dello sviluppo sostenibile, della connettività universale e dello sviluppo dei talenti nel Paese: “Huawei è presente nella RDC da 17 anni. L’azienda si impegna a contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese attraverso le sue avanzate tecnologie ICT e i suoi servizi professionali”, ha affermato il Liang Hua.

A margine della sua visita di Stato in Cina, infine, Tshisekedi ha toccato anche argomenti interni al proprio Paese, come ad esempio il conflitto nelle province orientali, per cui ha criticato ancora una volta la forza militare della Comunità dell’Africa orientale (EAC), colpevole, a suo dire, di non contrastare adeguatamente i gruppi ribelli, in particolare l’M23, dipinto come braccio armato di “un’aggressione codarda e barbara da parte del Rwanda”.

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