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RDCongo, Denis Mukwege presenta il suo programma elettorale

Come abbiamo scritto ieri, nella Repubblica Democratica del Congo è ufficialmente cominciata la campagna elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 20 dicembre:

RDCongo, iniziata ufficialmente la campagna elettorale presidenziale

I candidati, dunque, hanno cominciato gli incontri con gli elettori attraverso tutto il grande Paese africano. Moise Katumbi si è presentato a Kisangani con il suo jet privato, per poi passare oggi a Buta, dove è stato accolto da una moltitudine di simpatizzanti:

Il presidente in carica Félix Tshisekedi, invece, ha cominciato con un bagno di folla a Kinshasa, per poi passare alla piccola località di Kinza-Vuete, nel Kongo Central:

Per quanto riguarda Denis Mukwege, il Premio Nobel per la Pace 2018, nel fine settimana si sono susseguite alcune voci non verificare secondo cui si sarebbe ritirato in favore di qualche candidato di opposizione, ma poi è arrivata la smentita ufficiale ieri sera, quando il suo comitato ha annunciato per oggi alle 12 la presentazione del suo programma in 12 punti, intitolato “Progetto di società“.

I 12 temi sono:

Sicurezza istituzionale ed amministrativa, con cui Mukwege intende rafforzare le istituzioni e migliorare la governance nella Repubblica Democratica del Congo, attraverso una migliore pianificazione e una più efficace gestione a livello centrale e provinciale.

Sicurezza educativa e formativa, con cui la RDC può innescare un ciclo di cambiamenti positivi, non solo entro i limiti delle scuole e delle università, ma anche nel tessuto sociale congolese in senso lato.

Sicurezza sanitaria e nutrizionale, finalizzati a garantire il diritto alla salute per tutti, sostenendo la modernizzazione e la trasformazione digitale del sistemi sanitari e delle infrastrutture, ma anche garantendo l’accesso universale all’acqua potabile.

Sicurezza economica, finanziaria e commerciale, in cui Mukwege intende accelerare il progresso dell’economia congolese con una strategia rivoluzionaria e radicale, chiamata “Nuova Economia Congolese”, con cui il candidato vuole sia ricostruire il mercato interno, sia conquistare mercati stranieri.

Sicurezza giudiziaria e legale, un asse che, sostiene Mukwege, serve a regolare il corpo sociale cercando di armonizzare le diverse visioni del mondo, ad esempio istituendo il reato penale stradale e rafforzando l’indipendenza della magistratura.

Sicurezza energetica, che nella RDC è molto scarsa, dal momento chebsolo il 20% della popolazione ha accesso all’elettricità, quasi esclusivamente nelle aree urbane (nelle zone rurali la percentuale e solo del 5%).

Sicurezza del pendolarismo nel paese, ossia del sistema dei trasporti, che in Congo comprende una rete infrastrutture multimodali stradali, ferroviarie, aeree e fluviali, caratterizzato da una mancata integrazione e armonia delle diverse reti.

Sicurezza di vita, habitat e della disposizione del territorio, con cui Mukwege si riferisce alle ricorrenti guerre che insanguinano il Paese, in particolare nella sua parte orientale, e ai notevoli flussi migratori, la cui entità inevitabilmente impatta sulle infrastrutture della RDC. In questo settore rientra anche l’impegno a ridurre le emissioni di gas responsabili riscaldamento globale e del cambiamento climatico.

Sicurezza sociale, buon vivere comunitario congolese e gioventù, con cui il candidato vuole dotare la RDC di un “potenziale umano di qualità”, attraverso un “Nuovo Piano Famiglia Congolese”.

Sicurezza culturale e sportiva, perché “senza cultura la nazione perde sia la sua anima che la sua arma economica, perché una nazione è allo stesso tempo una cultura costruita dall’azione economia e una cultura che costruisce l’azione economica“.

Sicurezza dei giornalisti e del giornalismo, dal momento che in RDC tutti gli indicatori mostrano che la stampa sta attraversando una profonda crisi che adesso mostra i suoi effetti cumulativi.

Sicurezza diplomatica, ambientale e turistica, con cui si vuole integrare lo sviluppo sostenibile a tutti i livelli, per il presente e per il futuro.

Si tratta di un programma certamente ambizioso, ma d’altronde la sfida in sé è molto alta e difficile. Le parole conclusive del progetto, pertanto, non potevano non essere quelle di uno slogan semplice ma efficace:

Votare per Mukwege significa impegnarsi per tre scopi: la fine della guerra, la fine della fame, la fine dei vizi.

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