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Rd Congo: sono necessari oltre 2 miliardi di dollari per rispondere alla crisi umanitaria nel Paese

Il governo della RDCongo ha calcolato che il “Plan de Réponse Humanitaire”, ossia il piano di risposta umanitaria, per l’anno 2023 necessita di 2,25 miliardi di dollari (fonte). Nell’intero Paese, per affrontare epidemie, violenze da parte di gruppi armati, povertà, disastri naturali, malnutrizione, cioè per finanziare i bisogni umanitari di 10 milioni di persone vulnerabili, bisognerà trovare 450 milioni di dollari in più rispetto all’anno scorso.

Infatti, le situazioni di crisi in Congo si sono moltiplicate negli ultimi mesi, in particolare per la recrudescenza della violenza nella provincia del Nord Kivu, dove ultimamente sono sfollate ulteriori 600.000 persone. Ma le condizioni sono critiche anche nell’Ituri, dove quasi quotidianamente si registrano massacri, e nel Sud Kivu, dove oltre alle violenze si deve affrontare anche una epidemia di morbillo, che continua a mietere vittime. Inoltre, sono emerse nuove crisi in aree generalmente risparmiate dalla violenza, in particolare nelle province di Maï-Ndombe e Kwilu. Attualmente, si calcola che gli sfollati interni siano più di 5,7 milioni, il numero più alto del continente africano, a cui bisogna aggiungere almeno 500.000 rifugiati provenienti dai Paesi vicini.

In tutta la RDCongo sono 26,4 milioni le persone in condizioni di insicurezza alimentare, cioè un congolese su quattro, nonostante l’enorme potenziale agricolo. La malnutrizione tocca 6,4 milioni di persone, principalmente bambini di 5 anni. Anche su questo aspetto, il grande Paese africano è il più colpito al mondo, ma non dipende solo dalla crisi interna, bensì anche dal conflitto in Ucraina, che ha fatto lievitare i costi dei trasporti e della logistica. Inoltre, da alcune settimane si è aggiunto un ulteriore ostacolo: il tremendo terremoto in Turchia e Siria sta – giustamente – drenando molte donazioni internazionali, che dunque non arrivano nel cuore dell’Africa. In tali condizioni, gli aiuti umanitari risultano essenziali, tuttavia non rappresentano la soluzione, che invece passa esclusivamente dalla risoluzione dei conflitti e dal ritorno della pace, della sicurezza e della stabilità.

Il governo congolese ha fatto sapere attraverso il ministro degli Affari sociali, Modeste Mutinga, che intende lanciare una campagna di advocacy in tutto il mondo per richiamare l’attenzione dei donatori su quella che ha definito “la crisi umanitaria dimenticata nella RDC”. Nel 2022 è arrivato solo il 49% dei fondi necessari e in questo 2023 la situazione è ancora più grave e urgente:

Come riporta il Piano di Risposta Umanitaria, la Repubblica Democratica del Congo ha un elevato potenziale di sviluppo socioeconomico, ma è ancora al 179° posto su 191 nell’Indice di Sviluppo Umano e da oltre 20 anni sta affrontando una crisi umanitaria complessa, multiforme e grave, soprattutto nella parte orientale. Nella RDC, ogni ora quattro donne muoiono durante il parto o a causa della gravidanza, e il tasso di mortalità infantile è uno dei più alti al mondo: 70 su 1.000 nati vivi.

Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare l’intero Plan de Réponse Humanitaire 2023, scaricabile in pdf qui oppure cliccando sull’immagine sottostante:

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