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Rd Congo, si amplia il conflitto nel Kivu: bombardato il campo profughi di Buhimba

La situazione nella Repubblica Democratica del Congo, soprattutto nella provincia del Nord-Kivu, continua a degenerate ed è sempre più complicata.
La guerra che si concentra nel territorio di Masisi costringe tante nuove famiglie a fuggire verso il nord della città di Goma.

Visto che i ribelli degli M23 fanno fatica a prendere la zona di Sake, da giorni si susseguono scontri e violenze contrastate dalla resistenza dell’esercito congolese e dei giovani che hanno deciso di prendere le armi e combattere per il loro paese, hanno cominciato a lanciare bombe anche sui campi profughi causando delle vittime. Sfollati già provati da malattie e fame, mancanza di cure mediche e di condizioni igienico sanitarie disastrose.
È il caso di uno dei campi profughi di Buhimba, nel quartiere Lac Vert che accoglie oltre 64 milla profughi. Secondo Saidi, presidente degli sfollati, da febbraio scorso, solo in questo campo 17 persone sono morte a causa della fame e dalla mancanza di aiuti umanitari come i viveri. I profughi continuano ad andare di notte nei campi degli abitanti per vedere se ci troveranno da mangiare. Ciò crea i conflitti tra di loro.
Oltre ai ribelli dell’M23 stanno avanzando anche altri gruppi armati su Goma. come l’ADF NALU che continua a causare desolazione nella Repubblica Democratica del Congo.
Nella notte di sabato 6 aprile, hanno sferrato attachi contro i civili uccidendo 8 persone, nel territorio di Djugu.
Intanto un colpo di mortaio ha ucciso tre soldati tanzaniani nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. I tre militar facevano parte della Forza dell’Africa meridionale schierata per aiutare le truppe governative che combattono i ribelli M23.
La forza regionale ha inviato soldati nella provincia del Nord Kivu a dicembre per aiutare Kinshasa a riconquistare terreno rispetto all’avanzare della milizia M23 nell’est  del paese.
“Questo sfortunato incidente è avvenuto dopo che un colpo di mortaio è caduto vicino al campo in cui erano in perlustrazione i militari” ha riferito un portavoce della Comunità di sviluppo dell’Africa meridionale.

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