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Rd Congo, i gruppi armati si moltiplicano e la popolazione è sempre più in sofferenza

Un altro gruppo armato di giovani congolesi va a infoltire gli oltre 280 gruppi armati che sono nati nel corso degli ultimi trent’anni.  L’UFDPC ha visto la luce sabato 23 settembre nel territorio di Nyiragongo, dove abitano decine di migliaia di civili inermi.Loro scopo è di unirsi all’esercito congolese per continuare a combattere i ribelli ruandesi del  M23 ( Movimento 23) che occupano almeno tre grandi territori causando la fuga di quasi 3 milioni di persone, solo in questa Provincia del Nord-Kivu.
Le milizie appoggiate dal Rwanda, secondo quanto più volte affermato dalle autorità congolesi, si sono macchiati di innumerevoli crimini: dalle uccisioni di massa, agli stupri utilizzato come arma di guerra. La gente del Kivu è terrorizzata dalla loro ferocia.
Gli esperti parlano già di quasi 6 milioni di persone profughe in tutto il Congo.
Il presidente congolese Antoine Félix Tshisekedi ha dichiarato all’assemblea Generale dell’ONU, pochi giorni fa, che il Congo è pronto a continuare a fare fronte comune contro le minacce provenienti dal paese confinante che  con l’azione degli M23 vuole conquistare i territori del Congo.  Il Ruanda ha sempre negato il legame con il gruppo ribelle ma Kinshasa non ha mai creduto alle assicurazioni di estraneità di Kigali  e che con gli M23 non ci sarà mai una possibilità di  dialogo con loro perché considerati come i terroristi.
Tutto questo svela chiaramente che l’alleata nell’area di confine rimane rossa, che il futuro per il popolo è buio e che la pace che desiderano da anni non sarà facile da ottenere presto.
In questa situazione, sono i più vulnerabili che soffrono di più: i bambini, le donne incinte, le donne che allattano , le vedove e gli anziani.
Inoltre un’altra piaga si sta ampliando sempre più, quella della prostituzione minorile che vede ragazze giovanissimi vendere il proprio corpo per meno di 1 euro. È per loro, questo, l’unico modo per per poter avere qualcosa da mangiare. 

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