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Francesco incontra la famiglia del carabiniere Iacovacci, ucciso in Congo con l’ambasciatore Attanasio

Questa mattina, al termine dell’udienza generale del mercoledì a San Pietro, Papa Francesco ha incontrato i familiari del carabiniere Vittorio Iacovacci, il carabiniere ucciso nella Repubblica democratica del Congo insieme all’ambasciatore italiano Luca Attanasio, a cui faceva da scorta e all’autista del World food programme Mustapha Milambo.
Il fratello dell’esponente dell’arma ha ringraziato il papa per il suo impegno nel ricordare costantemente il sacrificio delle tre vittime dell’agguato del 22 febbraio 2021 e lo ha informato dell’udienza preliminare che si terrà il 25 maggio al tribunale di Roma sulla richiesta di rinvio a giudizio per i due funzionari del Wfp accusati di “omesse cautele”, causa della mancata sicurezza del convoglio e conseguente uccisione di Attanasio, Iacovacci e Milambo.
Ad accompagnare il fratello e i genitori di Iacovacci c’era la nostra direttrice, Antonella Napoli, e il parroco di Sonnino, paese natale del carabiniere, padre Andrea David.
Il Papa, nel suo recente viaggio nella Repubblica democratica del Congo aveva ricordato il carabiniere Iacovacci nel corso dell’incontro con le
vittime delle violenze nell’est del Paese.
In quell’occasione aveva ringraziato e benedetto “tutti i seminatori di pace”
che operavano in Congo.
“Alcuni hanno perso la vita mentre servivano la pace, come l’ambasciatore Luca Attanasio – aveva ricordato i Francesco – il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo, assassinati due anni fa nell’Est del
Paese. Erano seminatori di speranza e il loro sacrificio non andrà perduto”.

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