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#NotACrime, una campagna contro la crescente repressione dei diritti umani da parte del governo algerino

Un anno fa le autorità algerine misero al mando le proteste per la democrazia di “Hirak” nella maggior parte del paese. Da allora il numero delle indagini per infondate accuse di terrorismo è cresciuto, sono stati adottati controversi emendamenti al codice penale, sono state avviate azioni legali contro le organizzazioni della società civile e i partiti di opposizione, la repressione contro i difensori dei diritti umani si è inasprita le autorità hanno continuato a ostacolare le attività e le richieste di registrazione dei sindacati indipendenti.

#NotACrime è una campagna online che vuole attirare l’attenzione su come le autorità algerine stanno sempre più tentando di ridurre al silenzio le voci dissidenti e la società civile indipendente. Lanciata da 38 organizzazioni algerine, regionali e internazionali, la campagna andrà avanti fino al 28 maggio sui loro profili social.

La campagna chiede alle autorità algerine di porre fine alla repressione dei diritti umani, rilasciare immediatamente e senza condizioni coloro che sono stati arrestati solo per aver esercitato i loro diritti umani e consentire a tutte e a tutti l’esercizio dei diritti umani.

Secondo il difensore dei diritti umani Zaki Hannache, dall’inizio del 2022 fino al 17 aprile sono state almeno 300 le persone arrestate solo per aver esercitato i loro diritti alla libertà d’espressione, alla libertà d’associazione e alla libertà di manifestazione pacifica. Alcune di loro sono via via state rilasciate. Gli arresti e le condanne degli attivisti politici, dei sindacalisti indipendenti, dei giornalisti e dei difensori dei diritti umani proseguono. Moli intraprendono scioperi della fame, come Hadi Lassouli dal 3 maggio, per protestare contro il loro arresto arbitrario.

La morte in stato di detenzione, il 24 aprile, di Hakim Debbazi, arrestato il 22 febbraio per aver pubblicato post sui social media, mostra cosa accade quando le persone vengono imprigionate solo per aver esercitato i loro diritti umani.

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