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Niger: i golpisti chiudono lo spazio aereo e Air France sospende i voli verso Mali e Burkina Faso

Alla mezzanotte del 6 agosto è scaduto l’ultimatum della Cedeao/Ecowas (Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale), che minaccia l’intervento militare in Niger contro la giunta militare che ha preso il potere il 26 luglio scorso, destituendo il presidente democraticamente eletto Bazoum.

Citando un comandante di alto rango dell’Ecowas, il “Wall Street Journal” ha riferito la Cedeao non sarebbe ancora pronta a usare la forza militare: “Per il momento dobbiamo aumentare la forza delle nostre unità prima di prendere parte a una tale azione militare, il cui successo dipende da una buona preparazione”.

Poco prima della scadenza dell’ultimatum, la giunta golpista nigerina ha chiuso lo spazio aereo nazionale. Come hanno spiegato i militari in un comunicato, “di fronte alla minaccia di intervento che si fa sempre più evidente dai Paesi vicini, lo spazio aereo del Niger è chiuso da oggi domenica fino a nuovo avviso, per cui qualsiasi tentativo di violazione dello spazio aereo [comporterà] una risposta vigorosa e istantanea”.

Al contempo, la compagnia di bandiera francese, Air France, ha sospeso i suoi voli verso il Niger, il Mali e il Burkina Faso. Secondo le autorità aeroportuali, questo stato delle cose durerà almeno fino all’11 agosto, in attesa di comprendere gli sviluppi della situazione sul campo.

La chiusura dello spazio aereo nigerino ha determinato dei cambi anche per altre destinazioni dell’Africa subsahariana e orientale, i cui voli subiranno ritardi tra i 15 minuti e le 2 ore, in particolare per il Ciad, a causa delle nuove rotte aeree.

Tra le sanzioni contro il Niger decise dalla Cedeao/Ecowas all’indomani del golpe, quella che sta avendo maggiori ripercussioni è l’interruzione della fornitura di energia elettrica dalla Nigeria, per cui a Niamey l’assenza di corrente elettrica dura anche molte ore. La Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale, intanto, ha annunciato che terrà un vertice sul colpo di stato in Niger questo giovedì ad Abuja, in Nigeria, per cui è difficile che partirà un intervento militare prima di allora.

Sempre sul piano internazionale, è da notare il nuovo intervento del presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, che ha ribadito di essere schierato contro i golpisti e a favore del ritorno al potere in Niger del presidente democraticamente eletto Bazoum, tuttavia si è anche opposto a qualsiasi intervento militare Ecowas/Cedeao nel Paese.

Dal Mali, invece, le forze armate al potere fanno sapere che una delegazione ministeriale di Burkina Faso e Mali si sta recando nella capitale nigerina in solidarietà con il “popolo fraterno del Niger”.

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