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Namibia, chiesto a Germania nuovo negoziato su genocidio

La Namibia ha chiesto al governo tedesco di rinegoziare l’accordo sul genocidio raggiunto lo scorso anno, ma senza precisare le sue rivendicazioni ne’ i punti da cambiare. E’ dal 2015 che dure trattative sul Genocidio, Scuse e Riparazioni (GAR) – questa la dicitura delle trattative diplomatiche – sono in corso tra Namibia e Germania. Nel maggio 2021 Berlino ha annunciato di aver riconosciuto di aver commesso un “genocidio” in questo territorio dell’AFRICA meridionale che ha colonizzato tra il 1884 e il 1915, promettendo un aiuto allo sviluppo di 1,1 miliardi di euro in 30 anni che dovrebbe a beneficio dei discendenti delle due tribu’. La Germania aveva sottolineato che questo aiuto sarebbe stato versato su “base volontaria” e che l’accordo non era paragonabile a “risarcimenti”. In Namibia, tra il 1904 e il 1908, in risposta ad una rivolta anti-coloniale contro i sequestri di terre da parte dei coloni, i soldati tedeschi massacrarono circa 65mila Herero e 10mila Nama. Una campagna di sterminio di massa nella quale hanno perso la vita il 75% della popolazione Herero e meta’ di quella Nama, gia’ definita da Onu e storici il primo genocidio del secolo scorso. Molti namibiani hanno rifiutato l’accordo del 2021, ritenendo che i discendenti di Herero e Nama non fossero stati sufficientemente coinvolti nei negoziati. A fare pressione sul governo di Berlino sono stati esponenti di opposizione che hanno valutato come “non soddisfacente” l’accordo concluso con Windhoek.

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