Skip to content

Migranti, manifestazione a Palermo il 18 marzo: fermare le stragi subito

La strage di Cutro del 26 Febbraio 2023, così come quelle precedenti e quella successiva del 12 Marzo in acque internazionali formalmente rientranti nella SAR libica, non sonostate incidenti imprevedibili ma effetto e immediata conseguenza delle politiche di chiusura ed esternalizzazione delle frontiere dell’Europa: quelle persone si dovevano e si potevano salvare.

I governi sono però concentrati solo sull’impedire le partenze, obbligando chi fugge da guerre, persecuzioni, cambiamenti climatici e povertà a rivolgersi ai trafficanti.

È arrivato il momento di dire basta e di fermare le stragi.

Chiediamo un’indagine seria che faccia chiarezza su quanto è successo davanti le coste calabresi, sulla catena di comando e sulle responsabilità. Ma vogliamo anche una complessiva e radicale revisione delle politiche migratorie e del regime confinario dell’Unione Europea.

Chiediamo quindi, alle Istituzioni europee e a quelle degli Stati membri, in particolare al Governo e al Parlamento italiani:

l’attivazione di un sistema europeo e/o nazionale, coordinato ed efficace, di ricerca e soccorso nel Mediterraneo;
l’eliminazione delle asimmetrie nel diritto alla libertà di movimento delle persone, attraverso la predisposizione di vie di accesso legali all’Europa;
l’istituzione di corridoi umanitari sicuri, strutturati, capillari e stabili;
l’attivazione dei visti umanitari previsti dal Regolamento Europeo dei Visti;
l’interruzione immediata delle violenze e violazioni/crimini di Stato che hanno luogo lungo i confini d’Europa, dalla rotta balcanica, al Mar Egeo, al Mediterraneo Centrale, fino alle enclaves di Ceuta e Melilla e alle rotte via mare verso la Spagna;
lo smantellamento degli accordi di collaborazione con Paesi terzi (ad esempio la Libia, la Tunisia, la Turchia o il Marocco) finalizzati a favorire il rimpatrio forzato (respingimento).

Una politica alternativa in materia di migrazione e asilo è possibile, ma richiede coraggio morale e una politica genuinamente democratica basata sui diritti dei popoli, che deve essere accompagnata da una nuova economia e da una visione cooperativistica che anteponga il benessere delle persone e del pianeta al profitto di pochi.

 

Invitiamo la cittadinanza SABATO 18 MARZO, ALLE ORE 17:00, PRESSO L’AREA PEDONALE DI VIA E.AMARI DI FRONTE AL PORTO per un CORTEO che si snoderà da via Crispi, piazza XIII Vittime, via Cavour, con conclusione a PIAZZA VERDI, con sit-in FINO ALLE 21:00.

INVITIAMO A PORTARE UN PELUCHE.

Forum Antirazzista Palermo, Agisci Palermo, Amnesty Sicilia, Associazione Gambiana Palermo, CGIL Palermo, CISS, Legambiente Sicilia, Mediterranea S.H. Palermo, Moltivolti, Officina del Popolo, Our Voice, Salesiani Santa Chiara, Stra Vox.

Aderiscono:

Africa Djengu, AGESCI Zona Conca d’Oro, ANPI Palermo, ARCI Palermo, Assemblea NoGuerra Palermo, Associazione Antimafie Rita Atria, Ballarò Buskers, Booq, borderline-europe, Casa Àncora, Centro Penc, CESIE, Democratica Palermo, Diaria, Emmaus Palermo, Exodos Attività Sociali, Gruppo regionale Immigrazione e Salute, Handala, IHRC – Islamic Human Rights Commission, La Comune, Laboratorio Andrea Ballarò, Laici e Missionari Comboniani, Legambiente Palermo, Libera Palermo, Maldusa associazione onlus, Palermo Pride, Parco del Sole, Per Esempio onlus, Presidio  donne per la pace – Fuori la Guerra dalla Storia, Prima gli ultimi. Nessuno è straniero Odv, Teatro alla Guilla APS, UDI Palermo, Watch the Med – Alarm Phone

 

Torna su