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Mauritania, nel documentario “L’asino che vola” la storia del paese della schiavitù per nascita

La forza della democrazia sta nel dare voce a chi non ce l’ha e a chi ancora aspetta di veder rispettati i più elementari diritti umani.
Marco Piantoni, giovane regista ternano, nel 2019 ha realizzato il documentario dal titolo: “L’asino che vola” girato interamente in Mauritania in occasione delle elezioni presidenziali del candidato Biram dah Abeid, noto attivista abolizionista della schiavitù in Mauritania, fondatore e Presidente del movimento IRA Mauritania e vincitore di importantissimi premi Internazionali oggi capo dell’opposizione nel paese della schiavitù per nascita.

La FIDU, Federazione Italiana Diritti Umani, ha prodotto il docufilm, utile strumento di sensibilizzazione in Europa per la denuncia della ancora praticata schiavitù in diversi paesi della fascia sub-sahariana come la Mauritania, paese ancora detentore del vergognoso primato.

Durante la presentazione alla Camera dei Deputati del 20 luglio 2021 sono intervenuti coloro che sin dalla prima ora, dal 2010, hanno affiancato in Italia il duro lavoro del Presidente Biram dah Abeid vedendo crescere anno dopo anno, arresto dopo arresto degli attivisti abolizionisti della schiavitù in Mauritania, il Movimento non violento IRA Mauritania che con umiltà e grande determinazione è riuscito, in un decennio ha diventare un Movimento o Internazionale pacifico e non violento per la difesa delle libertà ed oggi, con altrettanta fatica, si è imposto anche sulla scena politica mauritana. sfidando la dittatura.
Il lavoro per la liberazione della popolazione nera della Mauritania continuerà e come sempre al centro ci saranno le vittime, donne, bambini , anziani che nascendo in Mauritania ancora negli anni duemila non hanno mai visti riconosciuti i fondamentali diritti umani e che aspettano legittimamente un riscatto sociale definitivo.
Le speranze della maggioranza degli Haratine di Mauritania, la popolazione nera di questa etnia vessata e mai veramente considerata nella società sono riposte in ciò che il Movimento IRA, con il suo Leader indiscusso Biram dah Abeid continuerà a fare li e in come le forze e l’azione politica si organizzeranno nei prossimi anni per cercare di dare dignità e futuro agli Hartani Haratine e a tutti gli abitanti del paese in egual misura.
La sfida è ri-lanciata e noi siamo pronti, ancora, a rimboccarci le maniche affinché tutti al più presto siano liberi nel paese della schiavitù per nascita.

Nelle immagini, alcuni momenti della conferenza stampa e la delegazione FIDU/IRA alla camera dei Deputati (in ordine da sinistra a destra nella prima foto: Eleonora Mongelli Vice Presidente FIDU, Antonio Stango Presidente FIDU, On. Riccardo Magi, Alessandro Gioia FIDU Presidente Comitato Terni, Ivana Dama Vice Presidente IRA Mauritania Italia, Marco Piantoni regista del docufilm L’ Asino che vola”) e la locandina del documentario.

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