vai al contenuto principale

Libia, ONU: a Derna morte almeno 11.300 persone, 10.000 i dispersi

A una settimana dal passaggio della violenta tempesta nominata Daniel, il bilancio delle vittime dell’inondazione di Derna, la città sulla costa orientale della Libia, è spaventoso: almeno 11.300 morti e più di 10.100 dispersi.

È quanto emerge da un rapporto pubblicato sabato 16 settembre dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), citando la Mezzaluna Rossa libica.

Le inondazioni hanno causato almeno 170 morti anche in altre località della Libia orientale e, ha aggiunto l’agenzia delle Nazioni Unite, “si prevede che questi numeri aumenteranno, poiché le squadre di ricerca e soccorso lavorano 24 ore su 24”.

I soccorsi e gli aiuti internazionali arrivano senza sosta, ma le ONG hanno messo in guardia dal crescente rischio di diffusione di malattie, infatti il monitoraggio delle acque è costante, per comprendere il livello di rischio per eventuali epidemie di colera.

A Derna la situazione umanitaria è particolarmente grave, anche perché in città manca l’acqua potabile e, secondo l’organizzazione dell’ONU, almeno 55 bambini sono stati avvelenati dopo aver bevuto acqua inquinata.

Ogni giorno decine di corpi vengono estratti dalle macerie dei quartieri devastati dalle onde o ritrovati in mare aperto e, secondo le testimonianze dei residenti, la maggior parte delle vittime sono state sepolte sotto il fango o trascinate verso il Mediterraneo.

Intanto in Libia è arrivata anche la Protezione Civile italiana, con il capo del dipartimento, Fabrizio Curcio, e altri operatori che stanno coordinandosi con le autorità locali:

Torna su