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L’area di libero scambio continentale africana è una realtà. In vigore dal 5 giugno

Da oggi l’area di libero scambio continentale africana è una realtà, La Cfta è entrata in vigore dal 5 giugno ma c’ Tempo fino a luglio per definire i dettagli dell’implementazione della stessa.
Una serie di discussioni tra gli attori commerciali dell’area si svolgerà nel corso del prossimo mese. L’intesa, si legge sul sito dell’Unione, prevede “un singolo mercato continentale per beni e servizi, con il libero movimento degli imprenditori e degli investimenti e apre la strada per accelerare la fondazione dell’Unione doganale continentale e l’unione doganale africana”.
La notizia arriva dopo anni di negoziati: la decisione da parte dei capi di Stato dell’Ua di stabilire l’area risale al 2012 e la scadenza iniziale era prevista nel 2017. Si tratta di una “svolta epocale”, secondo il commissario per il Commercio e l’industria dell’Ua, Albert Muchanga, che su un social network ha scritto: “Lanceremo il mercato il 7 luglio 2019, iniziando il viaggio della trasformazione verso una prosperità sicura e inclusiva”. Con l’attuazione dell’accordo, gli scambi commerciali intra-africani dovrebbero aumentare del 52 per cento entro il 2022, secondo cifre della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Africa. All’appello dei Paesi che hanno ratificato l’intesa mancano tuttora piu’ di meta’ degli Stati dell’Unione: sono 24 su 55. L’ultimo ad aderire è stato il Burkina Faso, pochi giorni fa, mentre tra i non firmatari c’è la Nigeria, che rappresenta la maggiore economia del continente. Se tutti gli Stati membri dell’Ua dovessero unirsi, la Cfta diventerà la più grande area di libero scambio al mondo.

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