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Francia, condannato un ex medico per aver partecipato al Genocidio dei Tutsi in Rwanda

Mercoledì 20 dicembre la Corte d’Assise di Parigi, in Francia, ha condannato a 24 anni di reclusione l’ex medico rwandese Sosthène Munyemana per il suo ruolo nel Genocidio dei Tutsi nel 1994.

Munyemana, che ha 68 anni, è padre di tre figli e da poco è andato in pensione, aveva iniziato una nuova vita in Francia a partire dal settembre 1994, dove già viveva la moglie, lavorando come medico di pronto soccorso e poi come geriatra.

I giudici hanno riconosciuto le sue responsabilità nel genocidio, in crimini contro l’umanità e nella partecipazione ad un accordo volto a preparare questi crimini, che si sono perpetrati tra aprile e luglio 1994, quando furono uccise oltre 800.000 persone, in maggioranza di etnia tutsi.

Più nel dettaglio, Munyemana fu attivo nella prefettura di Butare, nel Rwanda meridionale, dove “preparava, organizzava e conduceva quotidianamente il genocidio dei tutsi a Tumba”, ha dichiarato il presidente del tribunale al momento della sentenza.

Nel corso del dibattimento, Sosthène Munyemana ha sempre contestato le accuse, sostenendo di essere stato un hutu moderato che, al contrario, aveva tentato di “salvare” i tutsi offrendo loro “rifugio” nell’ufficio di Tumba. La Corte non gli ha creduto e, così, ha condannato colui che era al centro delle più lunghe indagini in Francia su fatti legati al Genocidio rwandese: aperto nel 1995 dopo una denuncia depositata a Bordeaux, le informazioni giudiziarie sono state trasferite nel 2001 a Parigi, ma l’ordine di addebito è stato emesso solo nel 2018.

Nel frattempo, in Francia sono state condannate sei persone per la loro partecipazione al Genocidio dei Tutsi, a pene che vanno da 14 anni di reclusione all’ergastolo. Due di loro devono ancora essere processati in appello, e un altro, l’ex prefetto rwandese Laurent Bucyibaruta, condannato in primo grado a vent’anni di reclusione per complicità nel genocidio, è morto lo scorso 6 dicembre.

Per quando riguarda Munyemana, i suoi avvocati hanno annunciato che farà appello.

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