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Egitto, Zaki finalmente in Italia. La commozione di Patrick: “Il giorno più bello della mia vita”

“Oggi è un giorno da segnare sul calendario dei diritti umani: è bellissimo essere qui a Bologna proprio nel giorno in cui Patrick ci torna, dopo una persecuzione giudiziaria iniziata nel febbraio 2020. Ha sofferto 22 mesi di carcere durissimo, è stato intrappolato in un processo per un reato mai commesso, ha subito una condanna vergognosa cui le autorità egiziane hanno posto rimedio con un provvedimento di grazia”.

(dichiarazione rilasciata ai media da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia)

Eh si, ora possiamo proprio dirlo. Questa assurda Odissea giudiziaria finalmente si è conclusa con l’arrivo in Italia del ricercatore egiziano Patrick Zaki, arrestato nel 2020 in Egitto per aver denunciato pubblicamente la discriminazione subita dai cristiani nella sua terra di origine. Nella giornata di domenica 23 luglio, Patrick è arrivato a Milano/Malpensa, per poi ripartire subito in direzione Bologna, a bordo di un van insieme a sua sorella Marise, alla sua fidanzata Reny Iskander, alla prof. Rita Monticelli e al rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari. Non sono mancate le solite polemiche per aver rifiutato il volo di stato preferendo un volo civile, e qualcuno ha interpretato questo gesto come segno di ingratitudine, anziché di umiltà, ma poco importa. La cosa sulla quale bisogna concentrarsi è che ora Patrick Zaki può nuovamente considerarsi un uomo libero. Al suo arrivo nel capoluogo Emiliano, il rettore dell’Università di Bologna gli ha consegnato personalmente la laurea conseguita in streaming alcune settimane fa. Una bella vittoria quella di Patrick Zaki, che tra i tanti ringraziamenti, (compresi quelli all’Ambasciatore d’Italia a Il Cairo, Michele Quaroni, e al consigliere Marco Cardoni) non ha dimenticato di citare Giulio Regeni, il dottorando italiano dell’Università di Cambridge morto in Egitto nel 2016 in circostanze ancora da chiarire. Ma questa purtroppo è un’altra storia, mai conclusa ma al momento finita nel peggiore dei modi.

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