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Egitto, rinviata l’udienza per Patrick Zaki. Altri tre mesi di attesa senza giustizia

Siamo a 28 mesi, e abbiamo appena saputo che arriveremo a 31, che Patrick Zaki è intrappolato in un meccanismo giudiziario arbitrario in Egitto che, di rinvio in rinvio, continua a privarlo della sua completa libertà. Uno stillicidio inumano.
Un periodo esorbitante, in cui il tempo di Patrick si è fermato, un periodo di tempo che di per sé è una punizione considerato che Patrick è accusato di un reato dal sapore orwelliano: “diffusione di notizie false”, per aver scritto la verità.
Ci siamo fidati troppo delle rassicurazioni, dell’ottimismo, del “finirà presto e bene”. Ora occorre rilanciare la campagna per la scarcerazione di Patrick Zaki. E’ inimmaginabile che trascorra un’intera estate lontano da noi, lontano dalla sua Bologna.
Foto di copertina: disegno di Alekos Prete
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