L’editore Hisham Kassem, arrestato lo scorso 22 agosto in Egitto, è stato condannato a 6 mesi di reclusione e a una multa di 20.000 sterline egiziane. A darne notizia il suo avvocato e « Free Movement, il movimento politico di cui è leader.
Si tratterebbe di una mossa dell’apparato di governo, di cui è oppositore, per impedirgli di partecipare alla campagna per le elezioni presidenziali del prossimo anno.
L’avvocato Amin ha scritto su Facebook che il verdetto sarà stato impugnato in un’udienza in tribunale che si terrà il 7 ottobre.
Kassem, 64 anni, ha iniziato uno sciopero della fame all’inizio di questo mese, dopo l’apertura del suo processo, terminarlo nelle scorse ore.
Il procedimento nei suoi confronti è stato avviato dopo che un ex ministro ha denunciato la pubblicazione di articoli online che insinuavamo che avesse sottratto dei fondi.
L’attivista dell’opposizione è stato successivamente accusato di “disprezzo” dagli agenti durante l’interrogatorio in una stazione di polizia.
La coalizione Free Current di Kassem, formata a giugno dai partiti di opposizione, sostiene da tempo la liberalizzazione economica del paese e chiede la fine della morsa dell’esercito sull’economia egiziana.
Giovedì Amnesty International ha invitato le autorità del Cairo a “rilascere immediatamente” Kassem, dicendo che era stato “arbitrariamente detenuto”.
La condanna di Kassem arriva 24 ore dopo che l’unico candidato ancora in corso per la campagna delle elezioni presidenziali in Egitto, Ahmed al-Tantawi, ha rivelato che il suo telefono era stato intercettato dalle autorità, secondo un rapporto del Citizen Lab dell’Università di Toronto.
Il giorno prima Tantawi aveva denunciato le molestie delle forze di sicurezza contro il suo staff e i suoi sostenitori.