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Egitto, confermata la condanna per la difensora dei diritti umani Amal Fathy

L’11 gennaio 2022 la Corte di Cassazione egiziana ha confermato il verdetto di colpevolezza nei confronti della difensora dei diritti umani Amal Fathy, condannandola a un anno di carcere.
Fathy è una delle innumerevoli vittime della persecuzione, portata avanti in modo crudele e incessante da parte delle autorità egiziane, ai danni di coloro che difendono i diritti umani e criticano la situazione dei diritti umani in Egitto.
Fathy, sposata con un altro attivista, Mohamed Lofty, direttore della Commissione egiziana per i diritti e la libertà, era stata arrestata nel maggio 2018 per aver pubblicato un video, sulla sua pagina Facebook, in cui denunciava le molestie sessuali e criticava il governo egiziano per la mancanza di azione su questa e su altre violazioni dei diritti umani. Era stata processata e condannata a due anni, confermati in appello. Nel dicembre 2018 era stata posta in libertà condizionata.

La sentenza della corte di cassazione conferma che le autorità egiziane vogliono insabbiare, piuttosto che migliorare, la situazione dei diritti umani.
Ancora una volta, le speranze di giustizia per una persona impegnata nella difesa dei diritti umani sono state annullate da un sistema giudiziario patriarcale e vergognosamente iniquo.

Nella foto Amal Fathy e Mohamed Lofty

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