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Egitto, a 5 anni da rientro nostro ambasciatore pochi passi per verità su Giulio Regeni

Cinque anni fa rientrava a Il Cairo l’ambasciatore italiano richiamato per consultazioni dopo la barbara uccisione in Egitto nel 2016 del ricercatore italiano Giulio Regeni.
Da allora, mentre il business è prolifererato, nessun passo avanti è stato compiuto verso quella verità e giustizia doverose per un giovane, innocente, italiano torturato a morte.
È per questo che anche oggi, come ogni 14 del  mese, data simbolica da quando il 14 settembre si insediava il nuovo ambasciatore in Egitto,  Focus on Africa rinnova la #scortamediatica per Giulio Regeni, insieme ad Articolo 21, e vicinanza e sostegno a Paola Deffendi e Claudio Regeni, genitori di Giulio, e all’avvocata Alessandra Ballerini, legale della famiglia, la cui forza e determinazione nel continuare a cercare, chiedere, verità per il barbaro assassinio del loro ragazzo, ricco di entusiasmo e aperto al mondo, è il motore di tutta la campagna #veritapergiulioregeni.
E non si può che restargli accanto  cercando di aiutarli a portare il ‘peso’ della storia di Giulio e sostenendo l’azione che ci auguriamo prima o poi favorisca una verità giudiziaria oltre che storica.
Intanto la battaglia prosegue e si estende ad Alaa Abd El-Fattah, attivista e blogger  egiziano in carcere con l’accusa di “incitazione a rovesciare il regime egiziano”, “diffusione di voci false” e “uso abusivo dei social media”.
Da tempo la voce di mamma Paola, oltre che continuare a chiedere verità e giustizia per suo figlio si leva alta per tutti i Giulio d”Egitto, chiedendo al popolo ‘giallo’, a cominciare dal collettivo Giulio Siamo Noi, di restare vigili su tutte le violazioni attuate dal regime del presidente Al-Sisi.
Focus on Africa da tempo illumina le vicende egiziane, ancor prima dell’atroce vicenda del ricercatore di Fiumicello, raccontando le storie delle vittime del sistema giudiziario e di sicurezza egiziano. Come la vicenda di Alaa e tutti i desaparecidos egiziani.
Insieme, più determini che mai, teniamo viva la #scortameduatica e diffondiamo il ‘giallo’ che illumina i soprusi di un regime che non è e non potrà mai essere un interlocutore credibile.
E chiunque lo assecondi è complice, colpevole, delle violazioni, degli orrori, che continua a perpetrare.


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