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Domenica di Pentecoste ortodossa, celebrazioni il 4 giugno in tutto il mondo

La domenica di Pentecoste è un’importante osservanza religiosa celebrata dai cristiani ortodossi in tutto il mondo. Commemora la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli e segna la nascita della Chiesa cristiana. Nel 2023, la domenica di Pentecoste ortodossa viene celebrata oggi con grande riverenza e gioia in vari paesi, in particolare in Etiopia.
La Pentecoste è una delle dodici grandi feste celebrate dalla Chiesa ortodossa. Un importante avvenimento nel cuore della fede cristiana che ricorre sempre di domenica ed esattamente cinquanta giorni dopo la Pasqua. Anche se molti considerano l’ortodossia un fenomeno appartenente solo all’Europa dell’est, la realtà dei fatti è che una delle chiese ortodosse più antiche è quella di Etiopia, nel Corno d’Africa. Tra le varie credenze del culto etiope, tra le festività ritroviamo infatti anche la Pentecoste. Il popolo etiope inoltre è presente anche nel Nuovo Testamento, nel capitolo 8 di Atti degli Apostoli, dove viene narrata la storia della conversione al cristianesimo da parte di un eunuco etiope, tesoriere della regina Candace. L’eunuco si era recato a Gerusalemme per adorare il Signore e si trovava sulla strada del ritorno verso casa. Mentre stava seduto sul suo carro ed era intento a leggere il libro di Isaia, gli si avvicinò l’apostolo Filippo che gli spiegò il significato delle parole che stava leggendo e il significato del Vangelo. Fu così che l’eunuco espresse il desiderio di essere battezzato.
Focus on Africa rende omaggio a questa giornata con un bel messaggio di Monsignor Filippo Ortenzi, Arcivescovo Metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana.
“Oggi è la Pentecoste dove lo Spirito Santo è sceso come una fiammella di fuoco sugli Apostoli ed essi hanno potuto diffondere la buona novella ed ognuno la comprendeva nella sua lingua. Se a Babele l’uomo nel suo tentativo di raggiungere e sostituirsi a Dio fu punito con la confusione delle lingue e la parola da mezzo di comunicazione divenne di incomunicabilità, a Pentecoste invece è Dio che scende tra gli uomini e, nella pluralità delle lingue, permette agli apostoli di ottemperare le disposizioni date da Gesù: “andate e predicate il Vangelo a tutte le genti …”. La Pentecoste poi si ricollega all’analoga festa ebraica detta anche delle Settimane o del Giuramento, che ricorda l’Alleanza di Dio col popolo ebraico quando diede a Mosè le Tavole della Legge, analogamente è il sigillo della Nuova Alleanza tra Dio e l’umanità attraverso la predicazione e il sacrificio di Cristo. È anche la data fondatrice dell’ortodossia, del cristianesimo primitivo il cui messaggio, inalterato e immodificato, ci è stato tramandato da secoli”.

Monaignor Filippo Ortenzi

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