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Darfur, prorogati i colloqui di pace tra governo e ribelli ma si continua a combattere

I colloqui di pace tra il governo del Sudan e i gruppi armati sono stati prolungati di un mese, fino al 9 maggio, per consentire alle parti di concludere gli accordi sulla sicurezza e sulla condivisione del potere. E’ quanto affermato dal capo mediatore, il sud sudanese Tut Kew Gatluak, nel corso di una conferenza stampa
tenuta a Giuba. L’estensione dei colloqui, ha spiegato Gutluak, si e’ resa necessaria dopo la morte del ministro
della Difesa sudanese Jamal Omar, che guidava la squadra negoziale di Khartum, e a causa dell’impatto delle misure
restrittive imposte nel paese per combattere la pandemia di coronavirus. In base alla tabella di marcia concordata
inizialmente, i negoziati si sarebbero dovuti concludere entro il 14 dicembre 2019, ma da allora sono stati prorogati più volte fino all’ultima data del 9 aprile. I colloqui sono stati sospesi per una settimana il mese scorso dopo la morte di Omar, avvenuta lo scorso 24 marzo. La proroga è stata decisa dopo che la delegazione del governo di Khartum ha chiesto altro tempo per la sua risposta a un documento firmato dai gruppi armati del Darfur sulle questioni sospese riguardo i vari capitoli dei colloqui, compresi i compensi per la condivisione del potere. I gruppi armati del Darfur chiedono inoltre quattro posti in seno al Consiglio sovrano e nella squadra di governo, oltre alla posizione di capo del governo di transizione.

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