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Camerun, tornano in libertà tre studenti arrestati nel 2016 e condannati a 10 anni

“Boko haram recluta giovani a partire dai 14 anni, a condizione che abbiano superato con ottimi voti quattro esami, tra cui quello di religione”.
Per essersi scambiati questo innocente sms, il 2 novembre 2016 Fomusoh Ivo Feh, Afuh Nivelle Nfor, e Azah Levis Gob, tre studenti del Camerun, erano stati condannati a 10 anni di carcere per “non aver denunciato informazioni riguardanti il terrorismo”. Né il docente che, alla fine del 2014, aveva chiamato la polizia né il giudice del tribunale militare avevano colto l’ironia del messaggio, il cui senso era che, se persino un gruppo armato subordinava un impiego ai buoni risultati scolastici, sarebbe stato davvero difficile trovare un lavoro.
Il 16 dicembre c’è stata la svolta: la Corte suprema ha dimezzato la condanna. Avendo già trascorso cinque anni in carcere, i tre studenti sono stati rilasciati.
La campagna lanciata da Amnesty International per la loro scarcerazione ha raccolto, negli anni, 310.000 firme, tra le quali quella del famoso ex calciatore Patrick Mboma.
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