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Attanasio, nuovo arresto (ma non l’ultimo) in Congo per l’agguato costato la vita all’ambasciatore italiano

Lunedì 28 febbraio la polizia congolese ha presentato alla stampa locale un gruppo di arrestati che agivano nella zona di Goma, nella provincia del Kivu del Nord. Fra questi presunti banditi il comandante della polizia ha dichiarato esserci un altro elemento della banda che avrebbe assalito il convoglio del World FoodProgramme dove sono rimasti uccisi Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo.  Appoggiati ad un’auto della polizia congolese  e poi in piedi sempre contornati da decine di uomini fittamente armati, i quattro come i loro predecessori erano scalzi e vestiti in abiti civili. Ai giornalisti intervenuti alla conferenza stampa non è stato specificato quale degli arrestati facesse parte del gruppo che aveva attaccato il convoglio dell’agenzia delle Nazioni Unite, ma è stato solo specificato che non si tratta del capo della banda colui che, sempre secondo la polizia di Goma, avrebbe effettivamente sparato all’ambasciatore italiano. Questo nuovo capitolo non porta novità a livello investigativo e come gli arresti di alcune settimane fa lascia molte perplessità. La procura di Roma attende ancora i verbali degli altri arrestati e sicuramente farà domanda anche per avere la nuova documentazione, ma rimane tutto molto complesso. Anche questa volta la notizia rimbalza sempre dalla lontana e periferica provincia del Kivu del Nord, senza una forte presa di posizione da parte del governo centrale di Kinshasa o dell’esercito nazionale congolese. Nel Kivu del Nord resta in atto lo stato d’assedio proclamato a maggio 2021 con il potere completamente in mano ai militari, sia quello esecutivo che giurisdizionale. La magistratura militare della Repubblica Democratica del Congo però non sta collaborando con la magistratura italiana quanto dovrebbe e questo complica moltissimo la risoluzione del caso. Basti pensare alle difficoltà nell’inviare i carabinieri del ROS in Congo per indagini supplementari, una richiesta pendente ormai da mesi. Così come il sostituto di Luca Attanasio a Kinshasa che manca ormai da troppo tempo. Ad agosto la Farnesina aveva designato Luigi Diodati che poi invece è finito a Brazzaville nell’altro Congo, cosicchè il nostro Paese continua a restare senza la massima carica diplomatica nel gigante africano.

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