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Attanasio, inaugurata a Milano una targa in memoria dell’ambasciatore ucciso in Congo

Milano non dimentica Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso il 22 febbraio 2021 in Congo durante una missione umanitaria, e alla vigilia del 2 giugno lo ricorda con una targa in sua memoria nei giardini Ravizza, a due passi dall’ Università Bocconi dove si era laureato e dal quartiere dove aveva vissuto prima di iniziare la sua carriera diplomatica.
All’inaugurazione erano presenti il sindaco di Milano Giuseppe Sala, i genitori, Aloda e Salvatore,  la moglie di Attanasio, Zakia Seddiki e le tre piccole figlie, Sofia, Lilia e Miral.
“Al di là della carriera di Luca Attanasio – ha ricordato Sala dopo la scopertura della targa – ricordiamo il suo impegno umanitario: ha promosso molti programmi della comunita’ di Sant’Egidio in Africa e nel 2017 ha fondato una Ong per aiutare i bambini e le donne del Congo. Poco prima di morire aveva ricevuto il premio per le sue attivita’ a favore dei diritti umani in Africa, il continente che più aveva a cuore insieme all’Italia. Un vile attentato l’ha ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e al loro autista Mustapha Milambo. Una ferita per l’Italia che brucia ancora. Abbiamo perso un grande talento e una grande anima. Dobbiamo solo sperare che la sua missione di pace e di solidarieta’ brilli e che ci guida nella via di relazione tra gli Stati”.
Il sindaco di Milano ha anche sottolineato come la missione di pace di Attanasio, mentre la guerra è tornata a provocare migliaua di morti in Europa, è “indubbiamente ancora più importante e il servizio per la Repubblica di questo ambasciatore per la solidarietà e l’amicizia tra i popoli è il migliore esempio di cosa deve fare il nostro Paese. Il resto sono tante chiacchiere ma Luca di chiacchiere non ne faceva”.
“Questa targa è la conferma che l’Italia ama Luca come lui ha amato nella sua vita il suo paese.  Luca ha lasciato un bellissimo messaggio per i nostri giovani, i nostri bambini, e dobbiamo continuare su questo”, ha commentato sua moglie Zakia, ringraziando la città di Milano per il ricordo in memoria del marito.
Per quanto riguarda la ricerca di verità e la giustizia, Seddiki ha affermato “mi fido delle istituzioni. Purtroppo, non è una cosa così veloce ci vorrà un po’ di pazienza”.
Salvatore Attanasio, il padre di Luca, ha però voluto sottolineare che ci sono  ancora troppi lati oscuri della vicenda in particolare “su come si è svolto l’omicidio, se è vero quello che è stato raccontato o meno”.
L’ingegnere Attanasio ha evidenziato come ci siano “elementi che mettono in dubbio la versione del riscatto, che tra l’altro è stata fornita da chi oggi è indagato”.
“Noi pero’ – ha aggiunto – abbiamo fiducia nella nostra magistratura, che vedo che non molla”.
La targa è stata collocata nel cuore del parco Ravizza e recita: Il comune di Milano ricorda nel suo quartiere di vita e di studio universitario, Luca Attanasio, ambasciatore d’Italia nella Repubblica democratica del Congo, caduto nell’adempimento del suo dovere di servitore dello Stato a tutela dei diritti umani”.
Milano non dimentica, come tutti noi di Focus on Africa che all’ambasciatore Luca Attanasio, quale servitore dello Stato che ha onorato la Repubblica italiana, dedichiamo il prossimo 2 giugno e  continuiamo a chiedere #veritaperlucavittorioemustapha perché, come ricorda sempre la nostra direttrice Antonella Napoli,  eh ben conosceva l’ambasciatore di cui era amica, “quel maledetto 22 febbraio del 2021 sono morti tre uomini di pace, tre costruttori di ponti impegnati per il bene delle comunità in cui operavano”.

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