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Italia-Algeria, visita in Italia del presidente Tebboune mentre Eni chiude nuovo contratto sul gas

Italia e Algeria confermano la solida amicizia, i rapporti bilaterali intensi sull’energia e unita’ di intenti sulle crisi nel Marghreb. Con il doppio incontro tra il presidente Sergio Mattarella che ha ricevuto l’omologo  algerino Abdelmadjid Tebboune al Quirinale nel primo giorno della sua visita di Stato, e il colloquio a seguire con il premier Mario Draghi è stata confermata la solidità del partenariato strategico  tra Roma ed Algeri.
La visita, dopo un pranzo e la firma di accordi con il premier Mario Draghi, proseguira’ in serata con la cena offerta dal presidente della Repubblica nel salone delle Festa del Quirinale e proseguira’ domani con un pranzo a villa Rosebery a Napoli e una visita al museo di Capidimonte. Mattarella, che a novembre era stato in visita di Stato ad Algeri, accompagnera’ poi Tebboune a Capodichino per gli onori militari a conclusione della visita. “Il fatto che il Presidente Tebboune sia venuto in Italia a distanza di cosi’ pochi mesi – per venire a Roma e domani a Napoli – e’ il segno di un’amicizia solida che vi e’ tra Algeria e Italia e di questo straordinariamente importante partenariato strategico che intercorre fra i nostri Paesi, con relazioni bilaterali che sono particolarmente forti, si sviluppano costantemente e hanno radici molto antiche” ha detto il Capo dello Stato, che ha annunciato per luglio, ad Algeri, il 4 Vertice intergovernativo tra Algeria e Italia. “E’ un appuntamento importante, nel corso del quale mi auguro si possano firmare altre intese importanti come quelle che tra poco, a Palazzo Chigi, si firmeranno alla presenza del Presidente Tebboune”. Mattarella ha notato come “l’Algeria da tempo per l’Italia e’ un partner strategico per quanto riguarda l’energia, oltre che per diversi altri aspetti. E noi siamo riconoscenti all’Algeria per l’ulteriore intensificazione di questa collaborazione, cosi’ come registrato, nei mesi scorsi, nei contatti intercorsi con il nostro governo”. E la collaborazione per l’energia “si estende naturalmente alla ricerca di cooperare insieme nel segno della transizione ecologica, per intensificare la definizione e lo sviluppo delle forme di energia alternativa, rinnovabili, che consenta anche di dare una risposta alla crisi climatica che vi e’ nel mondo, attraverso l’unica strada percorribile”. -“Vi e’ anche una grande collaborazione economica e commerciale tra Algeria e Italia in diversi settori, non soltanto in quello energetico. Per noi, per il nostro sistema industriale, il mercato algerino e’ un interlocutore naturale. E ci auguriamo – ha detto il presidente della Repubblica – che si estenda la collaborazione su questo piano – economico e commerciale – ampliandosi, accrescendosi e sviluppandosi anche in altri settori, diversificando cosi’, e ampliando la sfera dei settori in cui collaboriamo economicamente. Un versante importante della collaborazione tra Algeria e Italia e’ quello di carattere culturale, che nasce da civilta’ comune, da una comune vocazione mediterranea, da tanti legami storici che ci legano e ci uniscono. Abbiamo un’iniziativa importante in corso, sul piano, ad esempio, del restauro e della tutela e protezione dei beni culturali e dei beni archeologici. Questo del versante culturale e’ molto importante perche’ consente, anche con lo scambio di studenti, di ricercatori, con la collaborazione tra le Universita’, di stringere i rapporti di conoscenza e di condivisione su molti problemi”. Mattarella ha anche confermato come “l’Italia stia sollecitando da tempo, nell’Unione europea, un’intensificazione della collaborazione con l’Algeria. L’Agenda per il Mediterraneo, recentemente definita dall’Unione europea, rappresenta un segno di avanzamento in quella direzione da parte dell’Unione; e l’Italia intende intensificare gli sforzi perche’ aumenti, perche’ cresca la collaborazione tra Algeria e Unione europea”. Quanto alle crisi internazionali, su quella libica Mattarella ha confermato la “piena convergenza di vedute e di prospettive di visione, nell’interesse del popolo libico, nell’interesse che si sviluppi – aiutando l’azione che svolgono le Nazioni Unite – un incontro tra le parti libiche perche’ si risolva ogni contrasto e si trovi una soluzione condivisa che non puo’ che passare attraverso le elezioni, da tenere su base costituzionale condivisa, il piu’ presto possibile”. “Abbiamo parlato anche della Tunisia – ha riferito – dell’esigenza di sostenerne l’economia in questo momento cosi’ grave, per consentire che si giunga a un approdo democratico con le elezioni, ma con un’economia che venga messa in sicurezza rispetto alle gravissime difficolta’ che oggi attraversa. In questo, Algeria e Italia hanno lo stesso atteggiamento di assoluto disinteresse di parte, ma di interesse a sostenere il popolo tunisino, cosi’ come il popolo libico, nel caso precedente”.
Sulla crisi ucraina il Capo dello Stato ha fatto presente “come, secondo l’Italia – che partecipa alla condanna che si sviluppa nella comunita’ internazionale rispetto all’aggressione – sia necessario premere sulla Federazione russa perche’ venga indotta a interrompere le ostilita’, si giunga a una tregua e si apra un negoziato che possa condurre a una soluzione di pace, abbandonando la via della guerra. Auspichiamo che questo avvenga. Ma, perche’ possa avvenire, la nostra opinione e’ che la Federazione russa debba avvertire una forte pressione, che e’ quella che noi stiamo – per la nostra parte, dentro l’Unione europea e con i nostri alleati – sviluppando. Perche’ una condizione di guerra prolungata in Europa rischia di creare conseguenze inimmaginabilmente gravi per l’Europa, ma non soltanto per l’Europa”. Tebboune ha ringraziato “l’amico Mattarella” ed ha confermato “l’accordo totale tra i due paesi su tutti i settori, cominciando da quanto succede nel Magherb e nel Mediterraneo”, “non abbiamo mai registrato neanche una nuvola estiva e speriamo di proseguire oltre, rafforzando la nostra relazione oltre gli accordi energetici”. Il presidente algerino ha detto che le relazioni tra Roma e Algeri sono basate “sulla fiducia e sul rispetto della parola”. “Per il fronte energetico – ha sottolineato – siamo disposti a dare quanto vuole l’Italia, c’e’ un accordo tra Italia ed Algeria in campo energetico, per fare esplorazioni congiunte Eni e Sonatrach e ogni volta che la produzione viene aumentata possiamo fornirla all’Italia che poi la mandera’ al resto dell’Europa. Per l’elettricita’ c’e’ un accordo per un cavo sottomarino che parte dall’Algeria, arriva in Italia per alimentare tutta Europa”. Tebboune ha parlato anche di energia solare, attraverso una societa’ mista, di sviluppo di idrogeno verde, si un orizzonte aperto per le start up dei giovani che possano usufruire dell’esperienza italian nelle piccole imprese. Per la politica estera, ha detto il presidente algerino, “c’e’ un accordo totale nelle nostre posizioni riguardo i problemi della Tunisia, siamo d’accordo di aiutare la Tunisia perche’ riprenda la strada della democrazia. Per la Libia siamo disposti ad aiutare la stabilizzazione della Libia per arrivare a una strada unica perche’ l’unica soluzione sono le elezioni per dare la parola al popolo libico e costruire una base democratica”.
Intanto l’Italia incassa anche la nuova intesa tra Eni e Sonatrach per l’accelerazione dello sviluppo di progetti a gas e decarbonizzazione attraverso l’idrogeno verde. Il presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato a Roma un Memorandum d’intesa finalizzato alla accelerazione dello sviluppo di campi a gas in Algeria e alla decarbonizzazione attraverso idrogeno verde. “La firma – spiega una nota – avvenuta a Palazzo Chigi alla presenza del presidente della Repubblica democratica popolare di Algeria Abdelmadjid Tebboune, in visita di stato a Roma, e del presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi, rappresenta un ulteriore tassello nel rafforzamento della cooperazione energetica tra Italia e Algeria ed è in linea con la strategia Eni di diversificazione delle fonti energetiche in un’ottica di decarbonizzazione”. In particolare, il memorandum d’intesa permetterà a Sonatrach e Eni di valutare il potenziale a gas e le opportunità di sviluppo accelerato di alcuni giacimenti già scoperti da Sonatrach in Algeria. I volumi di produzione gas attesi dalle aree oggetto dell’accordo, pari a circa 3 miliardi di metri cubi all’anno, contribuiranno tra l’altro ad aumentare le capacità di export dell’Algeria verso l’Italia attraverso il gasdotto Transmed.(*Eni, nuova intesa con Sonatrach: 3 mld mc di gas in più all’anno -2- Roma, 26 mag. (askanews) – Il memorandum prevede inoltre la valutazione tecnica ed economica di un progetto pilota di idrogeno verde a Bir Rebaa North (Brn), nel deserto algerino, che ha l’obiettivo di contribuire alla decarbonizzazione dell’impianto a gas BRN operato dalla joint venture Sonatrach-Eni Gse. Eni è la più importante compagnia energetica internazionale operante in Algeria, dove è presente dal 1981.

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