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Pena di morte, la Repubblica Centrafricana ha approvato l’abolizione per acclamazione

Il 27 maggio l’Assemblea nazionale della Repubblica Centrafricana ha approvato per acclamazione e in uno scroscio di applausi l’abolizione della pena di morte: un gesto di straordinaria importanza, in un paese che dal 2013 ha conosciuto pochi momenti di pace stabile e che, ciò nonostante, ha deciso che non è con la pena capitale che quella pace la ritroverà.
Si spera che l’approvazione da parte del presidente Faustin Archange Touadéra non si faccia attendere e che presto, dunque, la Repubblica Centrafricana si aggiungerà ai due terzi del mondo che hanno già abolito la pena di morte.
Appena due giorni prima, il 25 maggio, in occasione della Festa dell’Africa, il presidente dello Zambia Hakainde Hichilema aveva comunicato al parlamento e alla nazione l’intenzione di abolire la pena capitale.
Da anni l’Africa subsahariana sta facendo grandi passi avanti in tema di pena di morte. Nel 2021 l’ha abolita la Sierra Leone. In Guinea e in Ghana se ne sta discutendo e non è escluso che da qui alla fine dell’anno la lista degli stati abolizionisti africani si sarà allungata.
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