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“La mia lotta per la pace”, il cardinale centrafricano che sfida i signori della guerra

E’ il membro più giovane del collegio cardinalizio del Vaticano, il primo arcivescovo cattolico centrafricano a guidare l’arcivescovato di Bangui.
Monsignor Dieudonné Nzapalainga ama definirsi “un povero pastore che il Signore è andato a cercare”  come papa Francesco che lo ha consacrato cardinale.
Dal 19 maggio  è in Italia per presentare il suo nuovo libro “La mia lotta per la pace”. e per raccontare la sua esperienza di dialogo e riconciliazione.
Il tour italiano di monsignor Dieudonné è iniziato venerdì 20 maggio al Salone internazionale del libro di Torino e proseguirà con una serie di incontri  in occasione dell’uscita della sua opera, in cui parla della sua battaglia a “mani nude contro la guerra in Centrafrica” (Libreria Editrice Vaticana).

Recentemente l’importante prelato cattolico ha sottolineato che il crescente coinvolgimento della Russia nella Repubblica Centrafricana è diretto allo sfruttamento delle risorse naturali con ogni mezzo possibile, a cominciare delle violazioni dei diritti delle popolazioni locali.

Il Paese è entrato in crisi nel 2013 in seguito al rovesciamento del presidente Francois Bozize – cristiano del sud – da parte di un gruppo ribelle musulmano noto come Seleka. Un gruppo filo-cristiano chiamato anti-Balaka si è sollevato in opposizione ai Seleka, cacciandoli infine dalla capitale.

Tuttavia, i gruppi contrapposti continuano a scontrarsi e il governo centrale ha scarso controllo del paese al di fuori della capitale, Bangui.

Le autorità di Bangui hanno accolto la Russia come un alleato privilegiato nella sua guerra contro gli insorti, utilizzando mercenari russi per dare al governo una patina di stabilità.

La Russia ha anche fornito al regime AK47, fucili da cecchino, mitragliatrici e lanciagranate per aiutare la RCA a combattere i predoni ribelli.

L’ex arcivescovo di Bangui, il cardinale Dieudonne Nzapalainga, ha affermato di ritenere che i russi, proprio come le altre potenze europee, siano lì solo per una ragione: sfruttare la ricchezza del Paese.

In un’ampia intervista con Jeune Afrique, il cardinale ha ammesso che senza l’assistenza russa “il presidente Faustin-Archange Touadéra e il suo governo sarebbero stati probabilmente rovesciati nel dicembre 2020.

“Rimango convinto che nel cuore di tutti ci sia il potere di portare il cambiamento ”sostiene monsignor.
“Devo crederci ed essere presente per cercare nelle persone quella forza che ci permetterà di costruire noi stessi, di mettere da parte i nostri egoismi e di fermare l’autodistruzione” il suo messaggio di pace.

Queste le date e i luoghi degli incontri:

  • giovedì 26 maggio ore 20.30: Bolzano – Pax Christi / Azione cattolica / Parrocchia Tre Santi, vai Amedeo Duca d’Aosta 25
  • venerdì 27 maggio ore 19.15: Vicenza – Festival Biblico, Palazzo Vescovile, piazza Duomo 11
  • sabato 28 maggio: Verona – Monastero del Bene Comune, via Mezzomonte 28
  • lunedì 30 maggio ore 18: Roma – Comunità di Sant’Egidio, Sala Benedetto XIII, via di S. Gallicano 25a
  • martedì 31 maggio ore 18: Napoli – Comunità di Sant’Egidio, Chiesa di S. Pietro Martire, piazza R. Bonghi
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