Dopo che il 26 agosto la Commissione elettorale ha confermato la sua vittoria, il presidente Emmerson Mnangagwa ha inaugurato il suo secondo mandato come presidente dello Zimbabwe.
L’inizio è stato come la fine del precedente, segnato da arresti arbitrari, rapimenti e torture di attivisti dell’opposizione politica.
Ne abbiamo dato puntualmente conto su questo portale.
Ma ora purtroppo c’è un aggiornamento: il 2 settembre Womberaiishe Nhende, difensore dei diritti umani e ambientalista, eletto consigliere nel municipio di Glen Norah Ward di Harare, è stato rapito da sconosciuti e sottoposto a torture per poi essere scaricato in un luogo isolato della periferia della capitale.
Come tutti gli altri attivisti che hanno subito violazioni dei diritti umani nel periodo pre e post-elettorale, Nhende fa parte del movimento di opposizione “Coalizione dei cittadini per il cambiamento”. Il 3 agosto era rimasto ferito da un gruppo di facinorosi del partito al potere, lo Zanu-Pf. In quell’occasione un altro esponente della Coalizione era rimasto ucciso.