Per gli studenti universitari dello Zimbabwe è un periodo terribile: 14 arrestati lunedì 12 settembre, altri cinque mercoledì 14. Il “reato”? “Condotta disordinata”.
Il motivo? L’aumento vertiginoso delle tasse d’iscrizione, da 50.000 a 500.000 dollari zimbabweani, equivalenti a circa 900 euro, che quasi nessuno può permettersi. Le iscrizioni ai master sono salite a un milione di dollari zimbabweani (circa 1800 euro) ed è aumentato anche il costo degli alloggi nelle strutture universitarie.
In gioco, dunque, è il diritto all’istruzione.
Per questo, gli studenti hanno iniziato a boicottare le lezioni e a protestare con lo slogan #FeesMustFall (Le tasse devono essere annullate). Dodici dei 14 studenti arrestati il 12 settembre sono stati rilasciati il giorno successivo dopo aver pagato una multa di 2000 dollari zimbabweani. Gli altri sono stati scarcerati su cauzione ma dovranno comparire in tribunale il 29 settembre.