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Zimbabwe, impedite le proteste contro la corruzione, caccia agli attivisti

Le proteste pacifiche in programma oggi nello Zimbabwe per protestare contro la corruzione non si sono svolte, per decisione del governo che ha usato il pretesto della pandemia per vietarle. Contemporaneamente, è partita una vera caccia all’uomo nei confronti degli attivisti e dei politici dell’opposizione sospettati di averle organizzate.
Molti di loro si stanno nascondendo dopo che la polizia ha pubblicato una lista di persone ricercate per essere interrogate sul loro presunto coinvolgimento in un’azione peraltro del tutto lecita e protetta dal diritto internazionale.
Altri non hanno fatto in tempo e sono stati arrestati: tra loro il portavoce del partito di opposizione Movimento per il cambiamento democratico Fadzayi Magere e Henry Chivanga, attivista per i diritti delle persone con disabilità.

La settimana scorsa erano stati arrestati il noto giornalista investigativo  Hopewell Chin’ono – autore di un’inchiesta su un giro di tangenti e fatture gonfiate per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e ora sotto accusa per “Incitamento alla violenza” –  e il leader dell’opposizione Jacob Ngarivhume.

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