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Uganda, arrestato il leader dell’opposizione Bobi Wine

Robert Kyagulanyi Ssentamu, 41enne leader dell’opposizione ugandese, nonché uno dei più celebri cantanti del Paese, noto con il nome d’arte di Bobi Wine, è stato fermato da agenti di sicurezza mentre era appena atterrato all’aeroporto internazionale di Entebbe da un viaggio all’estero, e portato via con la forza. La notizia è stata immediatamente diffusa dal suo partito, il National Unity Platform:

Wine è considerato il più forte sfidante politico del presidente Yoweri Museveni, 79enne in carica dal 1986, ed è stato portato nella sua residenza, dove si trova – di fatto – agli arresti domiciliari. Il partito NUP ha dunque lanciato un appello per una marcia di un milione di persone, ma la polizia ha avvertito che chiunque fosse andato per strada ad accogliere Wine sarebbe stato arrestato.

Il portavoce della polizia Patrick Onyango ha detto che le agenzie di sicurezza hanno accompagnato Wine nella sua residenza nella città di Kasangati, circa 50 km a nord di Entebbe, non lontano dalla capitale Kampala.

Nelle elezioni del 2021, Wine è arrivato secondo dietro Museveni, ma ha più volte denunciato brogli elettorali e violazioni dei diritti umani. Non è il primo arresto di Wine, che spesso in passato è stato imprigionato perché si trovava alla testa di proteste, non di rado disperse con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e percosse.

Per quanto riguarda la vicenda di ieri, Bobi Wine ha twittato di considerarsi agli arresti domiciliari “di fatto”:

La polizia, invece, ha risposto che il massiccio dispiegamento di sicurezza era solo per “sicurezza generale”.

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