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Sfide cruciali umanità passano dall’Africa, sia priorità per amministrazione Biden

La politica estera americana è sicuramente destinata a cambiare pagina con la elezione di Biden.
L’isolazionismo di Trump , la retorica dell’America First, hanno privato il multilateralismo mondiale del protagonista principale.
Conoscendo la sobrietà e la giusta moderazione del nuovo Presidente , nessuno si aspetta azioni travolgenti .
Ma io credo che un forte consolidamento dei rapporti tra Unione Europea e Usa e una nuova attenzione al versante medio orientale e africano saranno tra i portati fecondi della presidenza del leader democratico .
Sull’Africa Trump è stato miope e non e’ saputo andare oltre una , peraltro solo recitata, competizione con l’espansionismo cinese .
La verità e’ che la Cina ha investito concretamente e pesantemente in Africa ,Trump e’ stato a guardare e l’UE ha balbettato .
Non ci stancheremo di ricordare a tutti ( e c’è’ da credere che ciò finirà sulla agenda di Biden ) che l’Africa e’ continente nevralgico per il mondo .
Tutte le sfide dell’umanità, dalla sostenibilità ambientale, alla lotta al terrorismo, ai conflitti interreligiosi, alla fame, alla desertificazione, alla demografia, alla risorsa idrica e a quella energetica, passano dall’Africa.
La nuova agenda transatlantica deve assumere questi concetti come prioritari.
Dalle prime affermazioni del neo presidente eletto sembra che ne sia pienamente consapevole.
Ma Joe Biden ha un obiettivo primario, ampiamente esposto annunciando la sua visione di politica estera: ripristinare una leadership dignitosa e rispettata sulla scena mondiale. Sostenendo che le politiche in patria e all’estero sono profondamente collegate, Biden ha annunciato che, in qualità di presidente, promuoverà la sicurezza, la prosperità e i valori degli Stati Uniti adottando misure immediate per collocare l’America in prima linea nella gestione delle sfide globali più urgenti.
L’amministrazione Biden si pone dunque come possibile guida di quelle sfide comuni che nessuna nazione può affrontare da sola, dal cambiamento climatico alla proliferazione nucleare, dalla lotta al terrorismo transnazionale, alla guerra cibernetica e infine, ma non ultima, alle migrazioni di massa.
In un discorso al Graduate Center CUNY di New York, Joe Biden ha esposto il suo progetto per riparare i danni causati dal presidente Trump e tracciare una rotta fondamentalmente diversa per la politica estera americana. Dai presupposti delle sue prime indicazioni, siamo abbastanza certi che le aspettative non saranno deluse.

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