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Tanzania, 20 morti solo ieri nelle repressioni per cacciare i maasai da Ngorongoro

Il distretto di Ngorongoro sta bruciando. Nella giornata di ieri, 10 giugno, il presidente della Tanzania Samiah Suluhu Hassan ha inviato nella Loliondo Game Controlled Area
oltre 60 furgoni della polizia nei villaggi maasai della famosa riserva del paese per quello che è stato definito “sgombero della terra” e invece si è trattato di un vero e proprio massacro. Decime di persone sono state uccise nel villaggio di Ololosokwan solo per essersi opposti alla richiesta di lasciare  la loro terra.
Il governo costringe i maasai ad abbandonare  i loro villaggi nativi per consentire agli Emirati Arabi Uniti e ad alcuni paesi occidentali di utilizzare la terra per i loro safari di caccia!.
Più di 20 persone disarmate sono state uccise il 10 giugno e nessuna testata governativa ha riportato la notizia.
Il governo non ha mai annunciato o pubblicizzato la sua azione di sgombero perché è consapevole che si tratti di “un piano malvagio” Como definiscono gli attivisti che provano a difendere i diritti dei massi!
tra le vittime ci sono molte donne, colpite alle spalle mentre correvano per mettere al sicuro i loro figli!
La situazione è precipitata da quando  Il governo della Tanzania ha annunciato che avrebbe requisito terreni per 1500 km,  la terra dei maasai!
Fanno bullismo nei nostri confronti approfittando del fatto che molti maasai non sono istruiti.
Vogliono sfrattarci perché una compagnia di safari araba ha iniziato una cooperazione commerciale con la Tanzania pagando più di 1,5 miliardi dollari tanzaniani all’anno al governo per i tour di caccia.
A questi accordi la comunità si è fermamente opposta con azioni pacifiche ma ha pagato amaramente l’essersi contrapposto al governo tanzaniano.

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