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Sudan, cessate-il-fuoco in Darfur, Kordofan e Nilo Azzurro. Una speranza dopo decenni

La notizia induce all’ottimismo. Il 21 ottobre il nuovo governo sudanese e i gruppi armati di Darfur, Kordofan meridionale e Nilo azzurro hanno sottoscritto un cessate-il-fuoco per consentire l’ingresso degli aiuti umanitari nei tre stati.

Da anni, la popolazione di queste regioni devastate da conflitti sono private di diritti fondamentali come l’istruzione, la salute e persino il cibo a causa degli ostacoli posti all’assistenza umanitaria. Le forze armate sudanesi e i gruppi paramilitari loro alleati hanno portato avanti tattiche di vera e propria terra bruciata e sono state impiegate persino armi chimiche.

Ora è il momento che tutte le parti lavorino perché la sospensione delle ostilità porti a veri e propri accordi di pace e, nell’immediato, facciano tutto il possibile perché gli aiuti umanitari arrivino a chi ne ha disperato bisogno. Poi verrà il momento, indispensabile, di indagare sui crimini di guerra e sulle altre gravi violazioni dei diritti umani commesse ai danni delle popolazioni civili e di punire i responsabili. 

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