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Sudafrica, elezioni 2024: il declino dell’ANC, verso un nuovo equilibrio politico

Dopo oltre due giorni di scrutinio, in Sudafrica si sono conclusi i conteggi delle elezioni politiche nazionali e provinciali dello scorso 29 maggio. Con un’affluenza del 58,59% degli elettori e un alto tasso di voti validi (il 99% di quelli espressi), queste consultazioni segnano un cambiamento storico: a 30 anni dalla fine dell’apartheid e della nascita della democrazia, ininterrottamente segnata dal dominio dell’ANC, il partito African National Congress di Nelson Mandela, il Parlamento sudafricano ora è molto più composito.

I risultati dei primi cinque partiti sono i seguenti

ANC: 40.13%
DA: 21.72%
MK: 14.82%
EFF: 9.37%
IFP: 3.96%


L’African National Congress (ANC), partito storico e dominante del Sudafrica, ha registrato una drastica diminuzione del consenso. Con il 40% dei voti nazionali, l’ANC ha subito un calo del 16% rispetto alle elezioni del 2019. Nonostante questa flessione, il partito rimane il leader in sette delle nove province del paese. Tuttavia, in province chiave come Gauteng, l’ANC dovrà formare coalizioni per mantenere la maggioranza di governo. Nel Northern Cape, l’ANC ha ottenuto quasi il 50% dei voti, dimostrando una resistenza più solida in alcune aree.

L’altro risultato rilevante è quello del partito MK (uMkhonto weSizwe), fondato pochi mesi fa dall’ex presidente Jacob Zuma, 82 anni, fuoriuscito dall’ANC, e che, come previsto, ha eroso le basi elettorali dei due partiti principali, l’ANC e l’EFF, soprattutto nella provincia di KwaZulu Natal, dove risulta nettamente più popolare di qualsiasi altra lista, con il 45,5% dei voti.

Importante anche il risultato dell’Alleanza Democratica (DA), secondo partito a livello nazionale, che – tra i residenti all’estero – ha ottenuto un impressionante 75,3% dei voti.

Non tutto, però, procede con serenità, perché vi sono già alcune contestazioni. L’MK, in particolare, ha promesso di opporsi ai risultati elettorali, chiedendo un riconteggio a causa di presunte discrepanze e mancanza di trasparenza nel processo di conteggio. Secondo il portavoce del partito, Nhlamulo Ndhela, vi sono stati episodi sospetti, come l’intervento di individui non identificati sul server di Telkom durante le operazioni di voto e presunte irregolarità su alcune schede elettorali.

Le elezioni del 2024 riflettono un desiderio profondo di cambiamento tra gli elettori sudafricani. Questo sentimento è stato evidente in vari settori della società, dai lavoratori senza lavoro alle classi medie, fino ai più ricchi, stanchi della criminalità e dell’instabilità finanziaria. I sudafricani hanno espresso la loro insoddisfazione per problemi quotidiani come la riduzione del carico elettrico, la scarsità d’acqua, la criminalità e la disoccupazione.

Il panorama politico, dunque, si arricchisce di nuovi attori come Build One South Africa (BOSA), Rise Mzansi, Xiluva, Sizwe Ummah Nation (SUN) e umKhonto weSizwe Party, insieme a partiti riorganizzati come Allied Movement 4 Change (AM4C). Tuttavia, non tutti questi nuovi partiti hanno ottenuto un sostegno significativo, con il solo MK che emerge davvero come il più popolare tra le nuove formazioni.

Il declino del sostegno all’ANC e l’emergere di nuovi partiti indicano l’inizio di un’era di maggiore competizione politica; la maturazione del sistema politico sudafricano è evidente. Questo cambiamento richiede che i partiti eletti dimostrino risultati concreti per mantenere il loro posto nelle legislature nazionali e provinciali. Il Sudafrica sta cominciando un periodo di transizione cruciale e solo il tempo dirà se le nuove forze politiche riusciranno a mantenere le promesse fatte e se l’ANC saprà adattarsi a questo nuovo contesto di maggiore competizione.

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