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Stupri e uccisioni di massa nella Rd Congo: crimini di guerra da parte delle milizie filo-ruandesi M23

Tra fine 2022 e inizio 2023 una missione di Amnesty International si è recata nella Repubblica Democratica del Congo per indagare sulle denunce di stupri e uccisioni di massa di cui il Movimento 23 marzo, il gruppo armato sostenuto dal Ruanda che controlla gran parte della regione di Kivu Nord, si sarebbe reso responsabile alla fine di novembre.  

Dalle interviste a 23 sopravvissute allo stupro, a 12 testimoni oculari, a funzionari delle Nazioni Unite e a rappresentanti delle organizzazioni umanitarie presenti nella zona, è emerso un quadro chiaro e spaventoso, equivalente a crimini di guerra e forse anche a crimini contro l’umanità. 

Tra il 21 e il 30 novembre, l’M23 ha ucciso almeno 20 uomini e stuprato almeno 66 donne e ragazze, soprattutto a Kishishe, un piccolo centro a nord di Goma, il capoluogo del Nord Kivu. L’obiettivo degli aguzzini era quello di punire e umiliare chi, nella popolazione locale, era sospettato di parteggiare per gruppi armati nemici, come le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr). 

Le sopravvissute allo stupro hanno descritto nei dettagli cosa è accaduto dopo che l’M23 aveva conquistato Kishishe. Ecco la testimonianza di due di loro: 

“Sono arrivati il 29 novembre, hanno preso sette uomini e li hanno uccisi. Poi hanno preso me e altre sei donne e ci hanno stuprate. Ci chiamavano ‘le mogli dell’Fdlr’”. 

“Avevamo cercato di rifugiarci in chiesa, ma non c’è stato niente da fare. Hanno preso gli uomini, compreso mio marito, e li hanno uccisi. Mi hanno portato dietro la chiesa e mi hanno stuprata a turno”. 

A un’altra donna, dopo averla sottoposta a uno stupro di gruppo, hanno rubato due capre. 

Dodici delle 23 sopravvissute allo stupro intervistate da Amnesty International sono rimaste vedove. Sono alla fame, insieme ai loro figli. 

Il governo di Kinshasa ha usato parole di fuoco contro “questi orribili crimini” e ha promesso giustizia. Tre mesi dopo, non è successo nulla. 

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