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Senegal, finalmente liberi Abdoulaye Diene e gli altri attivisti arrestati a febbraio


Solo poche ore fa abbiamo ricevuto la bella notizia che da tempoaspettavamo: “ …li hanno liberati”!

Con queste parole uno dei nostri contatti a Dakar, in Senegal, ci ha informati che i 19 giovani attivisti pacifisti, tra i quali il nostro amico Abdoulaye Diene (nelle foto qui su appena rilasciato), sono stati liberati dopo 46 giorni di detenzione arbitraria.

Ne avevamo scritto proprio qui su FOCUSONAFRICA lo scorso 17 febbraio quando alcuni giovani militanti per la democrazia e la libertà in Senegal erano stati brutalmente sequestrati per aver dimostrato solidarietà all’avversario politico dell’attuale presidente della repubblica Macky Sall implicato nel cosiddetto“affaire Sonko”. Sono stati giorni, mesi molto particolari per il paese della teranga, il Senegal e per darvene una immagine prendiamo in prestito le parole di un amico e militante di Abdoulaye con lui nella foto immortalati insieme nel lungo abbraccio di libertà appena uscito dalla prigione dove è stato maltrattato insieme agli altri compagni di sventura in nome della verità e della giustizia sociale.

I detenuti politici stanno bene anche se visibilmente provati fisicamente avendo subito torture fisiche e verbali continue. Stasera potranno finalmente tornare alle loro case e ai loro affetti e sappiamo che ognuno di loro ritrovando la libertà questa sera èancora più determinato e certo di voler combattere pacificamente fino ad ottenere il risultato auspicato: la vera democrazia li dove ora in realtà non ve n’è.

Dedichiamo questi versi di Ouzman da noi tradotti dal francese ai-alle giovani attivisti-e che stanno lottando e che sicuramente continueranno a farlo affinché il Senegal torni ad essere quel faro di luce capace di guidare, inondandola, quella vasta parte di Africa sub-sahariana ancora troppo buia e inascoltata.

 

 

 

Free_Senegal

“Un clima di tensioni attraversa la nostra amata terra,

di una gioventù che riversa la propria collera nel mezzo di tempeste di pietre e granate

per liberare un popolo che ha già sofferto abbastanza

un Senegal libero o nulla è ciò che ora il popolo reclama

senza sosta

un intero paese afflitto.

Alcuni lottano per la sua liberazione

Altri reclamano le dimissioni di questo sporco manichino al potere che ha già fallito la sua missione.

Una popolazione che esprime la sua indignazione

La violenza conquista ancora più terreno un Senegal libero o niente

È questo che si reclama senza sosta.

Con questo massacro e tutti questi morti

Loro continuano ad ammazzare senza remore coloro che soffrono e faticano a trovar conforto

LORO sanno bene chi ha torto.

Questi demoni graduati stanno mettendo a fuoco il nostro paese

E fin’ora da loro nessun segnale.

Cio’ che accade è veramente odioso.

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