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Parigi, meeting dei leader europei e africani per sostenere economie del continente

«Il vertice di Parigi sul finanziamento delle economie africane  è un vertice urgente in risposta alla pandemia. È anche ambizioso. Perché l’Africa ha tutto ciò di cui ha bisogno per avere successo: gioventù, forza produttiva e capacità di affrontare le sfide. Siamo mobilitati al suo fianco».
Con questo messaggio il presidente francese Emmanuel Macron ha lanciato il vertice di Parigi per il finanziamento delle economie del continente africano.
Nella capitale francese. al Grand Palais Ephemere, sì sono riuniti i capi di stato e di governo e leader di grandi organizzazioni internazionali per parlare di Africa e delle opportunità di crescita economica.
Per l’Italia è presente il presidente del Consiglio Mario Draghi, anche nella sua veste di presidente di turno del G20.
All’evento, organizzato a seguito dell’appello dell’aprile 2020, firmato da 18 leader europei africano, sull’impatto finanziario della crisi sanitaria nel Paese, sono presenti i principali Capi di Stato del continente e dei Paesi occidentali, oltre m i vertici di Onu, Ue e delle istituzioni finanziarie internazionali.
“La crisi ha colpito tutti i paesi, tutti i continenti: l’Asia, l’Europa e l’Africa. Ma quest’ultima è particolare perché non ha i mezzi finanziari per proteggere e rilanciare la sua economia, come hanno fatto tutti gli altri continenti” ha sottolineato il ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Bruno Le Maire, nel suo intervento spiegando l’urgenza del vertice voluto dal presidente Macron.
Intervenendo Le Maire ha fatto presente come i paesi sviluppati abbiano dedicato più del 25% della loro ricchezza nazionale a rilanciare la loro economia, mentre in Africa questa cifra non supera il 2 per cento.”Il rischio principale – ha aggiunto – è dunque quello che vogliamo prevenire, è la grande divergenza economica tra il continente, che ripartirebbe andando indietro – il che può aggravarsi con un ritorno della povertà e la crescita delle disuguaglianze – e dall’altra parte gli Stati Uniti che ripartirebbero forti, l’Europa che ripartirebbe forte, l’Asia che ripartirebbe forte”.
“E’ un problema economico, è un problema politico, ma è anche un problema di sicurezza”, ha concluso definendo la posta in gioco in Africa “assolutamente strategica” per la Francia e l’Unione Europea.

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