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Nuovi rapporti svelano orrore in Mali: estremisti e Forze Armate accusate di abusi sui civili

In un rapporto pubblicato ieri, Human Rights Watch ha rivelato una crescente crisi umanitaria nel Mali centrale e settentrionale. Da aprile 2023, gruppi armati islamisti, inclusi membri di Jnim legato ad Al-Qaeda, e le forze armate maliane sono stati accusati di gravi abusi contro i civili. Il rapporto documenta almeno 200 morti in sette mesi, con attacchi devastanti che hanno colpito le comunità locali in particolar modo nelle località di Nara, Gao, Mopti, e Timbuctù. L’escalation della violenza ha portato anche all’inasprimento della situazione di sicurezza, con lo Stato Islamico che ha guadagnato terreno in alcune regioni. Questa presa di potere ha ulteriormente minato la stabilità della regione, mettendo a repentaglio la vita dei cittadini locali. Un episodio scioccante menzionato nell’inchiesta è il massacro dei passeggeri di un’imbarcazione nella regione di Timbuctù. Le cifre riportate superano notevolmente le stime ufficiali, mettendo in luce l’entità della tragedia. Un altro motivo di preoccupazione è il previsto ritiro della Missione Multidimensionale Integrata delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione del Mali (Minusma) entro la fine dell’anno. Ciò solleva interrogativi sulla sicurezza dei residenti locali, considerando che la violenza contro i civili è aumentata del 38% rispetto all’anno precedente da gennaio. L’inchiesta ha rivelato che le forze armate del Paese, note come Fama, sono state accusate da testimoni di essere coinvolte in uccisioni a Tabakoro, Gadougou e Sambani. A Sambani, in particolare, si ritiene che gli elementi paramilitari russi del gruppo Wagner abbiano sostenuto la tortura e l’uccisione di 17 abitanti del villaggio. Questo ha creato una situazione difficile per i civili, poiché da un lato sono vittime di estremisti che bruciano le loro case, rubano il loro bestiame e commettono violenze contro le donne, mentre dall’altro hanno paura di confidarsi con le forze di difesa e sicurezza del Paese a causa degli atti di violenza che vengono commessi anche da questi. Questa situazione mette in luce una crisi umanitaria critica, con estremisti e forze di sicurezza responsabili di violenze contro la popolazione civile, creando un ambiente estremamente difficile per i residenti del Mali centrale e settentrionale.

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