Skip to content

Nigeria, nuove proteste e uccisioni. Appello dei senatori Pd: basta violenze

Un nuovo bagno di sangue in Nigeria. I militari a Lagos hanno aperto il fuoco uccidendo 12 manifestanti e ferendone un numero imprecisato. Poche le notizie che filtrano attraverso i media locali.
Il governo parla di 30 feriti ma esclude morti. Ieri, come ogni giorno nelle ultime due settimane centinaia di persone erano scese in piazza a Lagos per protestare contro la violenza delle forze dell’ordine. Le autorità hanno proclamato il coprifuoco di 24 ore a tempo indefinito a Lagos, dove oggi vengono riportati spari sporadici, e in altre regioni del Paese. Le proteste erano inizialmente indirizzate contro l’unità speciale della polizia della Sars (Special Anti Robbert Squad) accusata di torture, rapimenti ed estorsioni e che il governo ha sciolto lo scorso 11 ottobre. Il Presidente Muhammadu Buhari oggi ha chiesto ai nigeriani di mantenere la calma e di avere pazienza: le riforme arriveranno, ha assicurato.
Tanti gli appelli internazionali per chiedere la fine delle uccisioni da parte della polizia.
“Anche noi, tra i banchi del Senato italiano, lanciamo un accorato ma fermo appello al governo nigeriano e alla sua rappresentanza diplomatica a Roma affinché cessino le violenze della Polizia in Nigeria”.
Scrivono in una nota i senatori del Partito Democratico Alfieri, Fedeli e Pittella.
Da molti anni la Special Anti-Robbery Squad (SARS) commette abusi di varia gravità, fino alla tortura e all’assassinio, molti dei quali documentati non solo da attivisti locali ma anche da un rapporto approfondito di Amnesty International e organismi indipendenti.
Le proteste di piazza di queste settimane, per lo più da parte di giovani nigeriani, sono soffocate nel sangue ma negli ultimi giorni, dopo rimostranze della comunità internazionale, si apre uno spiraglio con la decisione del governo di sciogliere la famigerata unità di polizia, senza tuttavia punire gli agenti responsabili e anzi collocandoli ai vertici delle altre forze di polizia del Paese.
Al fianco del popolo nigeriano, chiediamo al governo verità e giustizia.
#EndPoliceBrutalityInNigeria

Torna su