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Nigeria, le nuove strade del traffico di prostituzione

Il percorso dei trafficanti di esseri umani è cambiato, la Nigeria è diventata così “economica” che ora le ragazze nigeriane vengono deportate in Ghana e in Togo per prostituirsi.
Il caso di una diciassettenne (Blessing nome di fantasia) che ha lasciato la Nigeria per il Togo cinque mesi fa su invito di una amica fidata che le aveva promesso un’opportunità di lavoro che avrebbe trasformato la sua vita. La storia di fondo è sempre quella classica che conosciamo da anni.
Blessing si è resa conto troppo tardi, come ogni altra adolescente, di essere vittima della tratta di esseri umani e della prostituzione forzata.
L’Agenzia nazionale per la proibizione della tratta di esseri umani NAPTIP, con sede ad Abuja in collaborazione con il Centro internazionale per le Politiche Migratorie, ICMPD, nell’ambito del progetto Niger-Nigeria, è riuscita a salvare Blessing e molte altre in questo nuovo giro di prostituzione.

La Direttrice Generale del NAPTIP Dr. Fatima Waziri Azi

Nel febbraio scorso, un’amica (Joy nome di fanstasia) aveva invitato a casa sua Blessing per un saluto prima di recarsi in Ghana per un viaggio di lavoro.
L’amica aveva raccontato a Blessing che andava in Ghana (destinazione falsa)  per lavorare come governante per qualche tempo. Solo più tardi tra una bevuta e l’altra avrebbe chiesto a Blessing se avesse voluto accompagnarla, le avrebbe ripagato il biglietto di ritorno dopo una breve vacanza.
Il giorno dopo le due ragazze lasciarono la Nigeria e ad aiutarle c’era un uomo, uno di quelli che aveva aiutato Joy a trovare il lavoro in Ghana.
L’uomo disse di non chiamare i genitori per dir loro dove andassero, non era il caso.

Salite a bordo di un autobus per Owerri (città situata nel sud-est della Nigeria in Imo State, conosciuto per i disordini sociali degli ultimi anni), un altro uomo le  attendeva al parco ‘The Young Shall Grow Park’ per acoompagnarle alla stazione dei bus che le avrebbe portate a Lagos. L’uomo pagò i biglietti per Lagos dando a Joy dei soldi per comperare alcune cose utili per il viaggio.
Arrivate a Lagos le due ragazze furono invitate a prendere un ‘cab’ un taxi per incontrare la persona che le avrebbe accompagnate in Togo, e non più in Ghana la destinazione originale.

Dopo svariate ore di viaggio arrivate in Togo di notte le ragazze furono accompagnate a casa di un uomo. Si presentò una donna di li a poco dicendo loro che erano state portate in Togo per prostituirsi.
Blessing scioccata vide la donna portare via la sua amica Joy, lasciandola con un’altra ragazza.
Pur lamentandosi di essere stanca, distrutta dal viaggio la sera stessa Blessing venne portata via per lavorare con altre ragazze della sua età in un bordello locale.
La donna consiglià Blessing di “lavorare molto duramente” per poter pagare il denaro usato pper il suo viaggio. Avrebbe dovuto riportare la somma di circa 3000 euro e sarebbe dovuta andare a letto con quanti più uomini possibile, ripagando il debito quanto prima.
Una ragazza finita nel bordello come lei le consigliò di fare esattamente quanto la madame le aveva detto, poichè se non l’avesse fatto, sarebbe stata mandata in Burkina Faso dove la situazione era decisamente peggiore.

Blessing a quel punto non potè fare altro che pianificare la fuga. Il secondo giorno dal suo arrivo riuscì a fuggire con un’altra ragazza ma furono catturate e fustigate a sangue. La madame le disse che non sarebbe mai più tornate in Nigeria finché non avesse pagato il doppio dei soldi che le doveva.

Il giorno successivo Blessing venne portata in un santuario Voodoo (solitamente Juju) dove lo stregone le fece alcune incisioni su varie parti del corpo. Diede a Blessing un uovo crudo da bere, ne spalmò il guscio con il sangue delle incisioni e la mise in una posizione particolare per effettuare gli incantesimi e costringendola a giurare di non scappare poichè sarebbe morta se avesse tentato di fuggire.

Durante il lavoro nel bordello in cui era stata portata, un giorno dovette lottare con una delle ragazze, Angel, divenuta violenta a causa dell’ubriachezza. Nel tentativo di separare un’altra ragazza Blessing aveva ricevuto una coltellata. Pur ferita le fu detto di non coinvolgere la Polizia.

E invece grazie alla caprbietà di Blessing la Polizia arrivò effettuando parecchi arresti. Blessing e altre sue connazionali vennero portate all’Ambasciata nigeriana dove fu organizzato il loro rientro in Nigeria grazie all’organizzazione NAPTIP.

Quando queste ragazze vengono trafficate, vengono sottoposte a diverse forme di abuso, sia sessuale e psicologico e di conseguenza, al momento del salvataggio, si scopre che alcune di loro soffrono di una malattia o di un’altra come Hiv/Aids, malattie a trasmissione sessuale (STD), sifilide, ipertensione arteriosa.

I vari partner che lavorano con NAPTIP si assicurano che venga fornita loro assistenza medica, in modo che quando si recheranno nella società, saranno in grado di ritrovare la vita sociale di un tempo.

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