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Nigeria, febbre di Lassa persiste nell’Edo State: oltre 160 casi

Lo Stato di Edo ha registrato nelle ultime 24 ore tre nuovi decessi per febbre di Lassa, portando a 23 il numero totale di vittime nello Stato. In tutto sono 160 casi.
Si tratta di una malattia, una zoonosi, causata da un virus della famiglia Arenavirus, trasmesso all’uomo dal contatto con cibo o oggetti contaminati da urine ed escrementi di roditori del genere Mastomys.
Meno frequentemente, possono verificarsi infezioni per trasmissione da persona a persona e infezioni di laboratorio, in particolare in ambiente ospedaliero in assenza di adeguate misure di controllo dell’infezione. È stata riportata anche la trasmissione del virus Lassa per contatto sessuale.L’infezione decorre nel circa 80% dei casi in maniera asintomatica. Nei casi più gravi può manifestarsi come malattia emorragica caratterizzata da edemi del volto, liquidi nella cavità polmonare, sanguinamento da bocca, naso, vagina o del tratto gastrointestinale e pressione sanguigna bassa. Il decesso di solito avviene entro 14 giorni dalla comparsa dei sintomi nei casi mortali (tasso di letalità complessivo 1%, fino al 15% nei pazienti ospedalizzati). La malattia è particolarmente grave in gravidanza avanzata, con decesso della madre e/o perdita del feto, in più dell’80% dei casi durante il terzo trimestre di gravidanza. Per la febbre di Lassa è disponibile un trattamento antivirale specifico a base di ribavirina, in grado di ridurre la letalità se iniziato precocemente, anche se la sua efficacia non è stata dimostrata in maniera definitiva

Il Commissario per la Sanità dello Stato di Edo, prof.ssa Akoria Obehi, che lo ha rivelato ai giornalisti a Benin City che lo Stato di Edo ha registrato cinque nuovi casi confermati, facendo salire il numero di infezioni a 160.

Mentre i nuovi casi sono stati confermati in alcune aree dell’Edo State, i tre nuovi decessi sono stati registrati a Esan North East e Etsako West.

Il prof. Akoria ha esortato i residenti a rispettare i protocolli di prevenzione contro la sua diffusione.

Nel ribadire la necessità che i cittadini segnalino tempestivamente i sintomi sospetti di malaria o di qualsiasi altra malattia che si presenti come tale, il Commissario ha invitato i cittadini a rivolgersi ai funzionari di sorveglianza delle loro aree governative locali per denunciare le persone che siano state in contatto con qualcuno a cui è stata confermata la presenza di febbre di Lassa o a cui si sospettino sintomi di febbre di Lassa o di qualsiasi altra malattia prioritaria.

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