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Nigeria, 714 donne rapite tra gennaio e aprile 2023. I dati della Fondazione Stefanos

La Fondazione Stefanos organizzazione non governativa nigeriana di diritti umani e di costruzione della pace, ha pubblicato un rapporto che mostra il risultato degli attacchi criminali subiti da donne e bambini tra gennaio e aprile di quest’anno.
Sono 217 i casi di attacco registrati in 34 Stati federali della Nigeria e hanno provocato 1.872 morti, 714 abusi e 65 feriti.

Il rapporto ha evidenziato l’urgente necessità di agire per affrontare le cause di fondo di questa violenza.
Nel frattempo, il Mwaghavul Development MDA*, nella zona di governo locale di Mangu Area del governo locale dello Stato di Plateau, ha chiesto
un’azione immediata per affrontare la violenza in corso nelle loro comunità che ritengono essere legati a profondi interessi economici.

Le due organizzazioni hanno parlato in occasione di un incontro con la stampa ad Abuja, ieri, dove hanno sottolineato l’impatto della violenza e hanno
e hanno evidenziato la necessità del Governo di affrontare le cause alla radice della violenza.
All’evento è intervenuta Fatima Njoku, responsabile dell’advocacy di Stefanos che ha affermato che l’allarmante aumento della violenza in tutta la nazione è
un motivo di preoccupazione, soprattutto perché la Nigeria non è in guerra.

Njoku ha detto: “Una situazione in cui persone prive di armi e senza difese vengono attaccate nel cuore della notte, uccise con pistole e machete, saccheggiate di tutto è inaccettabile in qualsiasi Paese civilizzato. È ancora peggio quando gli aggressori non vengono arrestati e tanto meno vengono perseguiti.
Dai resoconti dei testimoni oculari e dalle testimonianze delle vittime dirette, possiamo dire che gli attacchi sono condotti letteralmente con una metodologia identica tutte le volte e gli aggressori sono vestiti in modo simile. Tra le altre cose le vittime hanno un profilo simile. Questo è accaduto ad Agatu e Guma nello Stato del Benue, Kagoro, Zangon Kataf, Kajuru, Kafanchan nel Sud, Kaduna, Bassa, Riyom, Barkin Ladi e ora Mangu nello Stato di Plateau”.

E ancora “Questa nuova amministrazione è arrivata in un momento in cui la sicurezza delle vite e della proprietà è lo scopo primario del governo.
Portiamo all’attenzione del governo che si tratta di un’area che richiede un’azione urgente”.

Interviene anche il presidente nazionale di Mwaghavul Associazione per lo Sviluppo, Joseph Gwankat ha sottolineato che il 40 per cento dei prodotti agricoli dello Stato di Plateau proviene da Mangu Local Gov-gment Area e che le violenze in corso stanno rappresentando una minaccia per il loro sostentamento.

Il leader della comunità ha sottolineato che la gente non ha mai abbandonato la propria terra d’origine per inseguire questi criminali attaccarli e ucciderli.

Secondo lui, l’associazione raccomanda vivamente l’istituzione di Polizia statale in tutti gli Stati e le comunità della Nigeria, nonché la creazione di
tribunali speciali per la giustizia tra le comunità in conflitto.

Ha affermato che: “In tutti questi attacchi e omicidi e uccisioni, non c’è stata una sufficiente presenza del governo anzi la sua completa assenza nei villaggi.
L’adeguatezza del personale di sicurezza sostenuto dal governo, la sorveglianza con l’uso di elicotteri o jet da combattimento che l’ex governatore Simon Lalong ha divulgato al mondo intero di avere fornito, all’atto pratico non si sono ancora visti”.

Al termine dell’incontro ha ringraziato il governatore Caleb Mutfwang, che è in carica da appena quattro giorni, per aver effettuato una visita di accertamento dei fatti al consiglio di Mangu e nei luoghi in cui le persone sono state sfollate.
E come sappiamo il nuovo Presidente Tinubu proprio ieri ha dichiarato di voler affrontare con durezza e con un nuovo piano sicurezza questi e altri problemi che stanno devastando la Nigeria. (leggi anche questo articoloNigeria più sicura con Tinubu e i nuovi piani sulla sicurezza‘)

 

* MWAGHAVUL DEVELOPMENT ASSOCIATION (MDA) è un gruppo etnico culturale del popolo dello stato di Plateau.

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