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Lesotho, alla “realizzazione dei diritti umani” manca ancora molto

In un’analisi pubblicata alla vigilia del settimo mese dall’insediamento del primo ministro Sam Matekane, Amnesty International ha fatto il punto sulla situazione dei diritti umani nel Lesotho.

Da un lato c’era la promessa di assicurare la “realizzazione dei diritti umani”, assunta da Matekane il 28 ottobre 2022, giorno dell’entrata in carica del suo governo. Dall’altro, c’è la perdurante assenza di iniziative per chiamare a rispondere gli autori di omicidi e torture da parte delle forze di polizia nei mesi precedenti l’insediamento. 

Due casi tra i tanti: il pestaggio e la tortura, nel gennaio 2022, dell’avvocato Napo Mafaesa all’interno di una stazione di polizia; l’uccisione, il 16 giugno 2022, dello studente Kapano Francis Mokutoane nel corso di una protesta contro il taglio delle agevolazioni universitarie 

Soprattutto, preoccupa quanto accaduto nelle ultime settimane: l’assassinio del giornalista radiofonico Ralikonelo Joki, avvenuto il 14 maggio e la proclamazione, due giorni dopo, di un coprifuoco nazionale dalle 22 alle 4 del mattinosuccessivo.

 

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