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L’Africa hub fintech, crescono gli investimenti nel continente

Le società di pagamenti globali spendono miliardi per le fintech del continente mentre la crescita dell’e-commerce aumenta.

Chiunque sia stato in qualunque dei 54 paesi del continente africano ha senz’altro notato come tutti (o quasi ) abbiano in tasca un telefonino, magari sgangherato e vecchissimo ma ce l’hanno.

Tra i molteplici segnali che dimostrano che l’Africa non è solo guerre, carestie e inefficienze vi è un interessante articolo del Wall Street Journal che analizza la  corsa in Africa di due colossi delle carte di credito.

Mastercard e Visa, nel fenomeno “fintech” (finanza e tecnologia).

In molti paesi , sta emergendo un vasto mondo di applicazioni mobili create da imprenditori locali che gestiscono la moneta digitale. 

Questi sistemi di pagamento consentono di utilizzare i soli telefoni cellulari per trasferire denaro sia internamente che verso l’estero ed anche di effettuare pagamenti su piattaforme come Uber e o Netflix (oggi visibile ad esempio in Kenia,SudAfrica,Ghana,Nigeria ecc. )

.Alla fine di quest’anno, secondo stime del Dipartimento del Commercio Usa, 435 milioni di consumatori africani (cioè un terzo della popolazione) avranno speso soldi online.

Investimenti di Mastercard e Visa

Mastercard ha dimostrato il suo interesse acquisendo una partecipazione da 5,2 miliardi di dollari nel gigante delle telecomunicazioni MTN.

MTM fondata nel 1994 in Sudafrica ha una forte presenza in molti paesi africani, tra cui Nigeria, Ghana, Camerun, Uganda e molti altri. Inoltre, opera in alcune nazioni del Medio Oriente come l’Iran e l’Yemen.

D’altra parte, Visa ha pianificato un investimento da un miliardo di dollari in un nuovo progetto “startup fintech” al quale si sono già unite 23 aziende africane.

La caratteristica distintiva delle app fintech specificamente africane è che rappresentano una generazione successiva e innovativa rispetto alle controparti americane come Paypal e Venmo (fondata nel 2009 ) o all’equivalente cinese Alipay. 

Alipay del gruppo Alibaba nata nel 2004 nota anche come Zhifubao è un popolare servizio di pagamento mobile in Cina, sviluppato e operato da Ant Group. Inizialmente concepito come un servizio di pagamento online per gli acquirenti su Taobao, un famoso sito di e-commerce cinese.

Queste app anche nelle versioni africane non richiedono agli utenti di avere un conto bancario tradizionale; basta un cellulare per effettuare transazioni finanziarie. Questo è una caratteristica essenziale per moltissimi utenti.

Un esempio è la piattaforma di pagamento Momo della sudafricana MTN, abbreviazione di “Mobile Money” : un servizio di pagamento mobile offerto da MTN Group, una delle principali società di telecomunicazioni in Africa e nel Medio Oriente. Momo consente agli utenti di effettuare transazioni finanziarie, inclusi trasferimenti di denaro, pagamenti di servizi, ricariche telefoniche e acquisti online, utilizzando i loro telefoni cellulari che ha già superato i 60 milioni di utenti. Allo stesso modo, un concorrente del Kenya, M-Pesa

M-Pesa  lanciato per la prima volta in Kenya nel 2007 da Safaricom è una delle principali società di telecomunicazioni del paese. M-Pesa è una combinazione delle parole “M” che sta per “mobile” e “pesa” che è la parola swahili per “denaro”. Questo servizio ha rivoluzionato il modo in cui le persone effettuano transazioni finanziarie in Kenya e in altre nazioni africane in cui è stato implementato.

M-Pesa consente agli utenti di effettuare trasferimenti di denaro, pagamenti di servizi, acquisti di beni e persino risparmiare denaro, il tutto tramite i loro telefoni cellulari. 

Ovviamente anche M-Pesa non richiede agli utenti di avere un conto bancario tradizionale; tutto ciò di cui hanno bisogno è solo un telefono cellulare. 

Questo ha reso il servizio particolarmente adatto per le zone rurali e per le persone che in precedenza non avevano accesso ai servizi finanziari formali, ed ha una clientela di 51 milioni di utenti attivi al mese. 

Infine, PayU: una società di servizi finanziari che offre soluzioni di pagamento elettronico. È di proprietà di Naspers, una delle principali società pubbliche africane. PayU ha filiali in diverse regioni del mondo, tra cui l’America Latina e l’Europa centro-orientale.

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