Amnesty International Ghana ha lanciato una campagna per l’abolizione della pena di morte nello stato africano, dove non si verificano esecuzioni dal 1993 nonostante continuino a essere emesse condanne alla pena capitale data l’obbligatorietà di tale punizione per determinati reati.
La sezione locale dell’organizzazione per i diritti umani ha sollecitato il parlamento ad approvare la proposta di legge dell’onorevole Francis Xavier Sosu, che si prefissa l’obiettivo di eliminare la pena di morte dal codice penale del 1960.
In subordine, Amnesty International Ghana ha chiesto al ministro della Giustizia Godfred Yeboah Dame di applicare la direttiva presidenziale che chiede di abolire la pena capitale per la maggior parte dei reati per i quali è attualmente prevista.
Nei bracci della morte del Ghana si trovano oltre 150 prigionieri che con ogni probabilità non saranno mai avviati al patibolo. L’obbligatorietà della pena di morte implica che i giudici non possano prendere in considerazione circostanze mitiganti e dunque ridurre la pena.