Oltre tremila autori in più di 1.500 eventi gratuiti, con il coinvolgimento di 1.400 classi di scuole di vario grado, 400 volontari e 250 sedi: tutti i quartieri di Milano, università, teatri e persino ospedali, carceri e case private. Sono questi i numeri di BookCity, il festival del libro di Milano giunto all’ottava edizione in programma dal 13 al 17 novembre, che sarà dunque ancora più diffusa e coinvolgente.
Tra i media partner, visto il tema portante di questa edizione, “Afriche”, anche la nostra rivista.
Il nostro direttore, Antonella Napoli, ha presentato durante la conferenza stampa al Teatro Parenti per il lancio del programma, alla quale era presente anche l’editrice Chiara Cavallo, la copertina del numero speciale cartaceo.
Nel corso dell’evento, a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente dell’Associazione BookCity, Piergaetano Marchetti, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente dell’Aie Ricardo Franco Levi, si è parlato del tema chiave di questa edizione, ‘Afriche’: la somma di diversi punti di vista, storie e racconti.
Numerosi gli autori africani che saranno coinvolti in decine di eventi. Farà inoltre tappa a Milano la prima del Friendship Tour: quattro scrittori britannici di successo, Lee Child, Ken Follett, Kate Mosse e Jojo Moyes parleranno della loro preoccupazione nei confronti della Brexit. Dopo la tappa del 17 novembre al Teatro Carcano, saranno a Madrid, Berlino e Parigi. Fra gli oltre 3.000 autori attesi in ogni angolo di Milano, anche due premi Nobel: Svetlana Aleksievic e Wole Soyinka. Il gemellaggio con una delle Città creative Unesco coinvolgerà quest’anno Barcellona. L’anno scorso era toccato a Dublino. Il main sponsor della manifestazione è ancora una volta Intesa Sanpaolo, mentre Esselunga (premium partner) ospiterà eventi dedicati ai lettori più giovani. L’evento è promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano e dall’associazione ‘BookCityMilano’, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori. “A Milano – ha detto il presidente Marchetti – c’è un tessuto adatto, culturalmente e intellettualmente permeabile alla nostra iniziativa. Ma siamo pronti per aiutare altre città affinché possano replicare il nostro modello”. Un assist che non si è lasciato sfuggire il sindaco Sala, che ha sottolineato la forza di una città che “sa prendersi cura dell’Italia”. Sala ha anche ricordato con orgoglio che Milano “si è confermata anche quest’anno, secondo la classifica stilata da Amazon, la città con il maggior numero di lettori in Italia”. Molte le collaborazioni di quest’anno, tra cui quelle con il festival di antropologia culturale ‘Dialoghi sull’Uomo’ di Pistoia e con la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi.
L’inaugurazione è fissata per il 13 novembre al Teatro Dal Verme e vedrà la partecipazione del romanziere basco Fernando Aramburu, Paolo Giordano, Michela Marzano e Simone Savogin.
La chiusura, invece, si terrà il 17 al Teatro dell’Arte e con un connubio speciale fra musica e letteratura.
Tra gli eventi anche quello curato dalla nostra rivista per la presentazione del libro “L’innocenza spezzata”, di cui è autrice la nostra direttrice. Insieme ad Antonella Napoli, Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, e Rossella Miccio, presidente di Emergency che partendo dal tema dell’ultima opera della Napoli discuteranno e analizzano le crisi e le emergenze dimenticate in Africa.
Focus on Africa a BookCity. “Afriche” tema centrale
Oltre tremila autori in più di 1.500 eventi gratuiti, con il coinvolgimento di 1.400 classi di scuole di vario grado, 400 volontari e 250 sedi: tutti i quartieri di Milano, università, teatri e persino ospedali, carceri e case private. Sono questi i numeri di BookCity, il festival del libro di Milano giunto all’ottava edizione in…
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Guido Gargiulo
Appassionato di Taiwan, Asia e Africa. Laureato in Lingue e Culture dell’Europa e delle Americhe presso l’Università L’Orientale di Napoli, ho approfondito lo studio del cinese al Taiwan Mandarin Educational Center e all’Istituto Confucio. L’Africa ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, con studi anche del Kiswahili, una delle lingue più parlate nel continente.